Pianeta autismo: paure e speranze nelle storie di educatori e famiglie
Beppe Stoppa in "Io vivo altrove" (Laurana editore) racconta senza pregiudizi e talvolta con ironia, sia le fatiche sia "le gioie incontenibili che questa vita un po’ aliena sa portare". La prefazione è di Stefano Belisari, leader della band Elio e le Storie tese e papà di un figlio autistico
Storie di famiglie ed educatori, perché l’autismo a basso e alto funzionamento è una sindrome che si vive quotidianamente. Lo ha constatato Beppe Stoppa, autore di diversi volumi su temi sociali, che non conosceva questo “universo”. In "Io vivo altrove" racconta senza pregiudizi, e talvolta con ironia, sia le fatiche sia “le gioie incontenibili che questa vita un po’ aliena sa portare”. Nel mondo un nuovo nato su 70 è autistico, qualche milione solo in Italia. «Esiste ormai da tempo la possibilità di un intervento competente ed efficace i cui effetti positivi migliorano in maniera a volte impressionante e insperata la vita delle persone con autismo e dei loro famigliari. Tali trattamenti, che dovrebbero per legge essere garantiti dal servizio sanitario nazionale, oggi di fatto non lo sono», denuncia nella prefazione Stefano Belisari, leader della band Elio e le Storie tese e papà di un figlio autistico, auspicando che “si riesca a comunicare a sempre più persone l’importanza e la necessità di un intervento finalmente efficace e diffuso”. I diritti d’autore sono devoluti alla Fondazione Fracta Limina per il Progetto Icaro, primo centro polifunzionale a Sud Est di Milano per persone con autismo e neurodiversità.
(La recensione è tratta dal numero di maggio di SuperAbile INAIL, il mensile dell’Inail sui temi della disabilità)