“Non temere!”. L’idea dello spettacolo nasce nel 2018, in seguito al moltiplicarsi di episodi di antisemitismo in Europa

Sono oltre 36mila le persone che arrivano ogni anno a Salisburgo da 38 Paesi diversi per assistere agli Adventsingen

“Non temere!”. L’idea dello spettacolo nasce nel 2018, in seguito al moltiplicarsi di episodi di antisemitismo in Europa

Martedì 26 novembre 1946 il Glockenspiel del palazzo del governo di Salisburgo suona a festa. A poco più di un anno dalla fine della guerra, che per la seconda volta in meno di mezzo secolo aveva messo a ferro e fuoco il mondo intero, ecco arrivare un segnale di rinascita. Tobi Reiser d. Ä. (il Vecchio) fonda a 39 anni il “Salzburger Heimatwerk”, cooperativa commerciale e culturale che ha come obiettivo quello di sostenere le tradizioni popolari austriache, promuovendone la conservazione e lo sviluppo, soprattutto nei settori dell’artigianato, degli abiti tradizionali (come “Tracht”, “Dirndl” e “Lederhosen”), delle usanze, della musica e del canto. 

Trascorre appena una settimana quando, il 2 dicembre 1946, nella casa di Tobi Reiser si aggiunge al coro una nuova piccola voce. È quella di Tobias Reiser d. J. (il Giovane), il primogenito di casa Reiser. Tre giorni più tardi, il 5 dicembre 1946, Tobi Reiser invita amici e parenti nella sede della cooperativa, che aveva sede lungo il Rudolfskai – la via protetta da mura, lungo l’argine sinistro del fiume Salzach, che porta alla Rudolfsplatz – ad un concerto di canti e melodie d’Avvento tratti dalla tradizione popolare alpina. Nascevano così i “Salzburger Adventsingen”, che diventano ben presto un appuntamento fisso nelle settimane che precedono il Natale. Il numero degli spettatori aumenta di anno in anno, tanto che nel 1950 gli “Adventsingen” si trasferiscono nella sala imperiale della residenza di Salisburgo. E cresce anche il numero di protagonisti sul palco. La speaker radiofonica Christl Reisinger legge testi di Annette Thoma (1886-1974) e arrivano diversi gruppi di musicisti, formazioni di ballo popolare, gli Sternsinger e numerosi cori, tra cui il Volsliedchor (coro di canto popolare) di Salisburgo che è ancora oggi una delle colonne portanti della manifestazione. Anche la nuova sede diventa presto troppo piccola. Nel 1952 gli Adventsingen si spostano nell’aula magna dell’università di Salisburgo. Per la prima volta lo scrittore austriaco Karl Heinrich Waggerl (1897-1973) propone le “Piccole storie di Natale”. Le sue letture allegre e meditative – accolte con entusiasmo dal pubblico – conferiscono agli Adventsingen un sapore inconfondibile. Nel 1960 lo spettacolo viene messo in scena per la prima volta nella Grosses Salzburger Festpielsaal (la grande sala delle feste), costruita da poco.

Tobi Reiser muore nel 1974 e il figlio Tobias Reiser d. J. ne raccoglie il testimone. A partire dal 1980 vengono apportate importanti modifiche e i Salzburger Adventsingen si trasformano in un oratorio teatrale con suggestivi parallelismi e collegamenti tra gli eventi biblici e l’attualità. Sotto la direzione di Tobias gli Adventsingen passano dalle 12 rappresentazioni del 1974 alle attuali 18, che registrano ogni anno il tutto esaurito. Nel 1996 Tobias muore improvvisamente a soli 54 anni. Hans Köhl e Stefan Sperr, a lungo colleghi di Reiser anche nell’Heimatwerk, assumono la direzione degli Adventsingen.

Molti critici pensavano che quella di Tobi Reiser d. Ä. fosse solo una trovata che non avrebbe avuto lunga vita. Il tempo, invece, ha dimostrato il contrario. Attualmente sono oltre 36mila le persone che arrivano ogni anno a Salisburgo da 38 Paesi diversi per assistere agli Adventsingen, che nel frattempo sono stati ripresi in tutto il mondo di lingua tedesca. Dalla prima edizione del 1946 ad oggi gli spettatori sono stati più di due milioni e lo scorso anno è andata in scena lo spettacolo numero mille. Sul palco oltre 150 interpreti, tra musicisti, attori e pastorelli provenienti da Salisburgo e dalle regioni vicine. Ogni anno lo spettacolo cambia e l’Avvento viene presentato secondo una prospettiva diversa. 

Titolo dell’edizione 2023 – la numero “75+2” – è “Non temere!”. “Quest’anno gli Adventsingen ci riportano al tempo della nascita di Gesù – spiega il regista Hans Köhl –. L’anno è il 3760 secondo il calendario ebraico. Il rabbino Giacobbe, che viveva nei campi coi pastori, racconta di una promessa fatta dal profeta Isaia, che dice “Non temere…!”. Nello stesso momento due donne ebree di Nazareth parlano tra loro. Anna, una vedova dalla fede granitica, racconta a sua figlia Maria, che a lei e a suo padre Gioacchino era stata negata per molto tempo la benedizione di un figlio. Gioacchino, disperato, aveva così deciso di ritirarsi nel deserto per fare penitenza. Dopo 40 giorni di isolamento, le sue preghiere sono state esaudite e un angelo apparve sia a lui che poi ad Anna, portando loro la buona notizia e salutandoli con le parole “Non temere…!”. Questi due momenti aprono, con musica e canti, l’edizione 2023 degli Adventsingen”. 

Le parole “Non temere!” torneranno, poi, alla periferia di Betlemme, quando i pastori vedranno comparire un angelo che annuncerà loro la nascita di Gesù. “Nel contesto della nostra tradizione cristiana – spiega Köhl –, questi Adventsingen ci porteranno a fare un affascinante viaggio immaginario nella vita e nelle tradizioni della nostra fede e in quelle dei nostri fratelli e sorelle maggiori, che sono gli ebrei, dai quali è nato Gesù”.

L’idea dello spettacolo “Non temere!” nasce nel 2018, in seguito al moltiplicarsi di episodi di antisemitismo in Europa. L’opera doveva essere rappresentata inizialmente nel 2020 e poi nel 2021, ma il covid-19 ha scompigliato le carte. “Lo scorso anno, dopo la pandemia – spiega il regista – abbiamo messo da parte quest’idea e abbiamo portato in scena “Snow in Betlehem!”. Ora siamo felici di poter presentare al pubblico quest’opera di grande attualità, per mostrare i legami tra la tradizione ebraica e quella cristiana”.

I Salzburger Adventsingen non si sottraggono alle innovazioni. Per la prima volta quest’anno non saranno più prodotti cd e dvd, ma gli spettacoli saranno trasmessi gratuitamente in streaming sul sito www.salzburgeradventisingen.at/on . Questo permetterà agli Adventsingen di entrare con pochi clic n un nuovo mondo, quello digitale, dopo quello dei social, dove l’edizione 2023 viene puntualmente raccontata su Fb e Ig. La tv austriaca, inoltre, trasmetterà gli Adventsingen venerdì 8 dicembre alle ore 15.55 (ORF2) e domenica 10 dicembre alle 18.30 (ORF3). Streaming, social e dirette televisive permetteranno di venire incontro alle tante richieste, che giungono da ogni parte del mondo, soprattutto quest’anno. Dal momento che l’Avvento 2023 è molto breve, già il 91% dei biglietti è già stato venduto e ne rimangono ancora pochi.

La stagione 2023 dei Salzburger Adventsingen ha preso il via il 1° dicembre ed è stata anticipata da due rappresentazioni dedicate a degli ospiti speciali. Il 29 novembre la Grosses Salzburger Festpielsaal ha aperto le sue porte a 400 vigili del fuoco, quale ringraziamento per il loro instancabile impegno. All’anteprima del 30 novembre, invece, insieme al governatore Hauslauer, erano presenti in sala molti salisburghesi che stanno attraversando un periodo difficile e ai quali la compagnia e gli organizzatori degli Adventsingen hanno voluto regalare un po’ di gioia e di spensieratezza. 

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Fonte: Sir