Nervo e Papisca, le storie di due "figure enormi” di Padova diventano fumetto
La Capitale europea del volontariato 2020 ricorda l’impegno e la testimonianza di due suoi cittadini impegnati a favore degli ultimi e dei diritti umani. Le due opere, pubblicate da BeccoGiallo, sono state realizzate in collaborazione con il Csv di Padova. Alecci: “Diritti, pace e giustizia sono state la vita intera di queste due figure”
La Capitale europea del volontariato 2020 celebra due figure “enormi” per il loro impegno sociale con due pubblicazioni pensate per le giovani generazioni (ma non solo): le storie, le parole e la testimonianza di don Giovanni Nervo e Antonio Papisca raccontate in due fumetti, editi da BeccoGiallo e già disponibili in libreria. “Giovanni Nervo, Carità e giustizia” e “Antonio Papisca, operatore di pace”, questi i titoli delle due pubblicazioni che sono state volute e pensate dal comitato di Padova Capitale europea del volontariato e dal Centro di servizio per il volontariato di Padova. “Entrambi hanno vissuto e operato in questa città - spiega Emanuele Alecci, presidente del Csv di Padova -.
Diritti, pace e giustizia sono state la vita intera di queste due figure enormi. Il fumetto è un modo interessante per raccontare questi due personaggi. Non è banale. Basti pensare che i due lavori sono stati frutto di un lavoro di quasi un anno: non solo per il disegno, ma anche per la cura delle fonti e per il racconto”.
Le storie di Nervo e Papisca non si intrecciano soltanto tra i portici di Padova, ma anche nelle battaglie portate avanti in una città che già parecchi anni prima di diventare Capitale europea del volontariato mostrava un fermento che avrebbe portato alla nascita di tante e variegate realtà associative impegnate su questioni sociali, di impegno civile e sui diritti umani. Un ricordo vivido, quello raccontato nelle vignette di Giacomo Taddeo Traini (per il fumetto su Nervo) e Mattia Ferri e Tommaso Calzavara (per il fumetto su Papisca), di due punti di riferimento della società civile, entrambi scomparsi da pochi anni.
“Don Giovanni Nervo ha speso la sua vita per innovare i metodi e la cultura del welfare state - si legge nella presentazione del fumetto a lui dedicato -, dando un contributo fondamentale all’evoluzione di molti aspetti della società civile. Dalla tutela degli obiettori di coscienza ai tempi della leva obbligatoria allo sviluppo del servizio civile, dall’accoglienza dei migranti all’organizzazione dell’assistenza durante i grandi disastri naturali come il terremoto in Friuli o in Irpinia, con il suo costante impegno Nervo è riuscito a far riconoscere il ruolo vitale del volontariato, sia come palestra di vita sia come strumento per arricchire i servizi alla persona”.
L’aver pensato ad una pubblicazione rivolta soprattutto ai giovani, inoltre, ricorda la passione e l’impegno che a loro riservava, racconta Tiziano Vecchiato, direttore della Fondazione Zancan e autore della prefazione del fumetto dedicato a Nervo. “Don Giovanni ha dedicato la vita a tutti, ma soprattutto ai giovani - spiega Vecchiato -. Quando tra fondazione Zancan e Caritas italiana c’è stata tutta la partita dell’obiezione di coscienza, ha speso tutto quello che era e aveva per i giovani”. La scelta di affidare il racconto della vita di Nervo ad un giovane autore, Giacomo Taddeo Traini, quindi, non è stata casuale. “Traini probabilmente non lo conosceva prima - spiega Vecchiato -, o almeno non così come lo ha conosciuto riscoprendo tutta la sua vita e leggendo quello che ha scritto. Per l’autore, come lui stesso scrive, non è stata un’esperienza di lavoro ma molto di più”.
La biografia a fumetti di Antonio Papisca, invece, prende corpo dall’aula magna del Palazzo del Bo, storica sede dell’Università di Padova, dove lo stesso Papisca ha lasciato un segno indelebile, come racconta Marco Mascia, docente di Relazioni Internazionali e Cattedra Unesco “Diritti umani, democrazia e pace” all’università di Padova, autore della prefazione del secondo fumetto. “Abbiamo cercato di far passare un concetto fondamentale del pensiero del professore, che è quello della democrazia internazionale - spiega Mascia -: così come la partecipazione democratica deve essere garantita all’interno di un sistema politico nazionale, di uno stato, nella propria città, nella propria regione e a livello nazionale, oggi nell’era dell’interdipendenza planetaria, della globalizzazione dell’economia e di queste pandemie c’è bisogno anche di portare la partecipazione politica popolare a livello internazionale”.
Per Mascia, Papisca ha lasciato “una grande eredità di idee, sulla democrazia internazionale, sui diritti umani e la centralità della persona, ma anche un’eredità di valori”. Senza contare il suo contributo all’interno dell’università. “Un patrimonio enorme - continua Mascia -. Grazie a questo suo impegno all’interno dell’università oggi a Padova abbiamo una laurea triennale sulle relazioni internazionali e i diritti umani, una laurea magistrale e un dottorato internazionale sui diritti umani. Papisca è riuscito a costruire e a investire nel mondo dell’educazione e della formazione. Lui era un educatore e sapeva trasmettere valori, idee e passioni”.
I due fumetti possono essere acquistati direttamente dalle pagine del sito web della casa editrice BeccoGiallo: Antonio Papisca – Operatore di pace (112 pp) e Giovanni Nervo – Carità e giustizia (112pp).