Manovra, intesa bipartisan per rendere strutturali accesso e finanziamento del servizio civile

Presentato un emendamento alla legge di bilancio che punta a rifinanziare il Fondo del SCU anche per l’anno 2023 e a rendere stabile l’ingresso nel servizio civile, ogni anno, di almeno 50 mila giovani con una dotazione del Fondo non inferiore ai 300 milioni annui. E il 15 dicembre indetta la Giornata nazionale dedicata al Servizio civile universale”

Manovra, intesa bipartisan per rendere strutturali accesso e finanziamento del servizio civile

Il 15 dicembre di ogni anno sarà la “Giornata nazionale dedicata al Servizio civile universale”. Il Consiglio dei Ministri riunitosi il 10 dicembre ha infatti espresso la “propria condivisione per l’istituzione della Giornata nazionale dedicata al Servizio civile universale, al fine di attribuire un riconoscimento all’impegno dei giovani che partecipano al sistema del Servizio civile universale”. L’iniziativa nasce su proposta del Ministro per le politiche giovanili e lo sport, con delega al servizio civile, on. Vincenzo Spadafora.

La data scelta è la stessa della promulgazione nel 1972 della legge n. 772 “Norme per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza”, la prima in Italia che riconosce per gli obiettori di coscienza la possibilità di rifiutarsi di far parte delle Forze Armate senza incorrere in sanzioni penali o amministrative. Da quella legge nascerà l’esperienza del servizio civile in Italia e per questo era considerata tradizionalmente la “Giornata nazionale dell'obiezione di coscienza e del servizio civile”. Ora dal Governo arriva il riconoscimento ufficiale.

Intanto sul versante dei fondi è stato presentato un emendamento bipartisan alla legge di bilancio, attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, “che punta a rifinanziare il Fondo del SCU anche per l’anno 2023 e a rendere stabile l’ingresso nel servizio civile, ogni anno, di almeno 50 mila giovani con una dotazione del Fondo non inferiore ai 300 milioni di euro annui”.  A presentarlo le deputate Francesca Bonomo, prima firmataria dell’emendamento e responsabile del dipartimento del Partito Democratico sul Servizio civile universale, Maria Chiara Gadda, componente della segreteria nazionale di Italia Viva, e la Senatrice Erica Rivolta della Lega, vice presidente della commissione Bilancio del Senato, insieme ad altre 32 onorevoli di tutti gli schieramenti politici.

“I 200 milioni per il 2021 e il 2022 previsti in legge di bilancio per il servizio civile universale – spiegano i firmatari - sono un passo importante. Ora bisogna rendere questo percorso davvero strutturale. É anche per questo motivo che abbiamo promosso un gruppo di lavoro parlamentare trasversale ai partiti di maggioranza e opposizione, aderendo alla campagna promossa da Vita e Avvenire ‘Servizio civile, non si può dire no’. Il primo frutto é arrivato, con la presentazione dell’emendamento alla legge di bilancio”. Per i promotori la sua approvazione e la conseguente stabilizzazione degli accessi al SCU “sarebbe un segnale importante per i giovani, perché vengono messi al centro di un progetto che dà loro la possibilità di mettersi alla prova, di rendersi utili alla comunità e contemporaneamente acquisire competenze e professionalità propedeutiche all’ingresso nel mondo del lavoro”.

Per Licio Palazzini, Presidente della Cnesc (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile) la presentazione di questo emendamento trasversale “è un fatto politico di estrema rilevanza.. Un ringraziamento grande alle parlamentari (sempre protagoniste nel servizio civile) che hanno preso questa iniziativa, di gruppi parlamentari di maggioranza e di opposizione, a cui hanno aderito tanti altri deputati e deputate”.

“L’auspicio – aggiunge Palazzini - è che, grazie a questo consenso amplissimo e alla attenzione già manifestata dal Governo, in ultimo con la dichiarazione del 15 Dicembre giornata del SCU, sia possibile l’approvazione dell’emendamento già con la legge di stabilità. E comunque è un passaggio che può mettere il Ministro Spadafora nella condizione di presentare prima possibile una proposta di riforma del D.Lgs. 40/2017 su questa materia, proposta sostenuta sia dalla Cnesc che dalla Consulta Nazionale del Servizio Civile già nelle settimane passate”. (FSp)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)