L’Europa dei muri e dell’accoglienza: torna a Lecce il festival Sabir
L’evento, promosso da Arci insieme a Caritas Italiana, Acli e Cgil, con la collaborazione di Asgi e Carta di Roma, avrà al centro una riflessione sul ruolo che l’Europa può e deve svolgere nello scenario mondiale sui grandi temi delle migrazioni
Torna il Sabir, il festival delle culture del Mediterraneo. Giunto alla sua settima edizione, si svolgerà in presenza a Lecce dal 28 al 30 ottobre 2021. L’evento, promosso da Arci insieme a Caritas Italiana, Acli e Cgil, con la collaborazione di Asgi e Carta di Roma, avrà al centro una riflessione sul ruolo che l’Europa può e deve svolgere nello scenario mondiale sui grandi temi delle migrazioni e dell’accoglienza, anche alla luce del nuovo Patto stipulato tra i governi europei.
La presenza di numerosi rappresentanti della società civile delle due rive del Mediterraneo e di reti internazionali arricchirà con diversi punti di vista il dibattito per la costruzione di una reale alternativa politica, culturale e sociale nel bacino del Mediterraneo, portando di nuovo al centro il principio di solidarietà, i diritti umani e la giustizia sociale. Tra le principali tematiche affrontate ci saranno infatti la situazione afghana e la risposta dell’Italia e dell’Ue; la pandemia e il diritto alla salute, soprattutto per le popolazioni più marginalizzate; la lotta al caporalato e allo sfruttamento lavorativo; le esperienze positive di protezione e inclusione; il diritto d’asilo e l’esternalizzazione delle frontiere; il ruolo dell’informazione nel racconto della migrazione.
Saranno presenti rappresentanti delle istituzioni locali, nazionali e internazionali, rappresentanti della società civile, migranti accolti sul territorio pugliese, operatori della comunicazione.
Anche quest’anno, incontri internazionali e formazioni si alterneranno ad attività culturali. Gli incontri internazionali e i seminari formativi proposti si configurano come attività di sensibilizzazione, di prevenzione e contrasto a fenomeni discriminatori che rappresentano gravi violazioni dei diritti fondamentali. Il Festival è anche occasione di nuove sinergie tra i livelli internazionale, nazionale e locale.
In particolare, il Festival offrirà spazi in cui operatori e operatrici dell’accoglienza, dell’informazione e dell’ampia rete dei servizi dedicati a richiedenti asilo e rifugiati, condivideranno strumenti di lavoro, esperienze e informazioni.
Sabato 30 ottobre il Festival si chiuderà con un’assemblea delle reti internazionali dal titolo “Il Patto europeo su migrazione e asilo – strategie di attivazione dalla dimensione locale alla dimensione internazionale”, a cura del comitato promotore di Sabir. Saranno riportate le conclusioni dei seminari realizzati nei giorni precedenti, formulando proposte per una nuova politica rivolta a Migranti e richiedenti asilo centrata sui diritti umani universali e su politiche di sviluppo sostenibile. L’obiettivo è scrivere insieme un Patto europeo per l’accoglienza e i diritti tra reti e associazioni di tutta Europa e non solo, da contrapporre alle attuali politiche europee di esternalizzazione e negazione dei diritti.