Emma, il “ricordo salvato”: al via il premio letterario

Aperto ai ragazzi tra 10 e 18 anni, è dedicato al valore della memoria nel ricordo di Emma, una delle giovani vittime della “strage di Corinaldo". Il papà: "La sua era una dote naturale, ha lasciato pagine e pagine di racconti". Per il vincitore la partecipazione a un corso di scrittura

Emma, il “ricordo salvato”: al via il premio letterario

“Come genitore mi sono sentito investito di un ruolo importante: non ricordare Emma come vittima dell’ennesima tragedia italiana, perché quello attiene alla società civile, ma mantenere viva la memoria di una bambina che si definiva ‘timida e colorata’”. Le parole di Fazio Fabini, presidente associazione “Gli Amici di Emma” e papà di Emma, che a 14 anni ha perso la vita nel 2018, in quella che la cronaca ricorda come "la strage di Corinaldo", presentano un’iniziativa che ha raccolto l’impegno concreto di molte persone: la prima edizione del premio letterario "Emma. Il ricordo salvato", rivolto ai suoi coetanei e dedicato al valore della memoria. A Emma piaceva divertirsi, stare con gli amici, cantare, suonare e ballare, ricorda il papà, ma coltivava anche un grande amore per la scrittura.
La sua era una dote naturale, ha lasciato pagine e pagine di racconti, di storie messe su con una maestria fuori dal comune”. Racconti che, insieme ai ricordi di papà Fazio, sono diventati prima un libro, “I ricordi non salvano le lacrime" (Zefiro Edizioni), e poi hanno ispirato l’idea di dar vita a un contest letterario aperto a ragazze e ragazzi nella fascia d’età compresa tra i 10 ed i 18 anni.

Alla presentazione oggi, in conferenza stampa, sono intervenuti il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti, Paolo Restuccia, direttore della scuola di scrittura creativa Genius, le dirigenti del Liceo classico G. Perticari Fulvia Principi e della Scuola Media Marche Patrizia D'ambrosio, l’editore Carlo Pagliacci. “Abbiamo pensato - spiega Fazio Fabini - che la maniera migliore di ricordarla ricordarla fosse celebrare il suo compleanno con i suoi coetanei che condividono la passione della scrittura”. La premiazione dei vincitori avverrà infatti il 30 settembre, data di nascita di Emma, presso il Teatro “La Fenice” di Senigallia (AN).  Un traguardo importante il concorso, che è però soprattutto un punto di partenza: “Mi auguro che ci siano una seconda, terza, quarta edizione…”, spiega Fazio Fabini.

Poi il ricordo commosso delle dirigenti che, dalle elementari al liceo, hanno incontrato Emma in tempi diversi. Nel sottolineare le doti umane e l’intelligenza della ragazza hanno voluto sottolineare anche l’importanza di una iniziativa che “permette a tanti ragazzi della stessa età di Emma di esprimersi e farsi portavoce di quello che vivono e sentono”.

Ai premiati buoni in acquisto libri e per il primo classificato la partecipazione gratuita ad un corso di scrittura creativa, offerto dalla Scuola di scrittura Genius. “Ho letto il libro e mi sono emozionato, - ha detto il direttore della scuola Paolo Restuccia, regista del noto programma di Rai Radio2 Il ruggito del coniglio - Le parti scritte da Emma sono forti e sono parti che meritano una lettura e già questo è un motivo per realizzare un premio letterario. Si dice che i ragazzi siano superficiali, ma quando riusciamo ad ascoltarli, vediamo che sono profondissimi e si interrogano molto più degli adulti sulla vita”. Dalla collaborazione tra la casa editrice Zefiro e la Scuola di Scrittura Genius, nascerà anche un nuovo volume che raccoglierà i migliori testi partecipanti al concorso

Ricordando poi che il premio vuole valorizzare il tema della memoria (“Quale ricordo salveresti della tua vita? Cosa vorresti non far svanire dalla tua memoria? Che sia un’esperienza di gioia o di dolore, di odio o di amore, trasformala in una storia… per non dimenticare”, il titolo) Restuccia ha commentato: “Le nostre lingue non hanno trovato un termine per definire chi ha subito la perdita di un figlio, come invece accade nel caso di un genitore o di un coniuge, perché questa perdita è irreparabile. Ma forse proprio il termine ‘ricordo’ ha in esso questo significato. E i ragazzi ne moltiplicano la potenza, perché il ricordo per loro è più vicino e si proietta più lontano”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)