Disabilità, Fand incontra Stefani. E presenta otto priorità
Il presidente e una delegazione della federazione ricevute dalla ministra. Pagano: “Chiediamo al governo di inserire le politiche per le disabilità negli obiettivi strategici del Pnrr e di stabilire un cronoprogramma degli interventi più urgenti. Abbiamo illustrato otto proposte per nuove politiche di garanzia sociale”
“Abbiamo chiesto al nuovo governo di inserire le politiche per le disabilità negli obiettivi strategici del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e di stabilire un cronoprogramma degli interventi più urgenti.”: così riferisce Nazaro Pagano, presidente di Fand, appena uscito dall'incontro con la ministra Erika Stefani, alla quale “abbiamo illustrato otto proposte per nuove politiche di garanzia sociale e per realizzare uno sviluppo inclusivo in favore dei disabili e delle loro famiglie”
Al centro del confronto di oggi – che è seguito al primo incontro di venerdì scorso tra la ministra e le federazioni Fish e Fand - l’ascolto e la presentazione delle proposte delle associazioni aderenti alla Fand, per indicare al governo un'agenda delle priorità. “Siamo perfettamente consapevoli del difficile compito che ci attende, in un quadro economico e sociale fortemente compromesso dalla crisi pandemica – ha riferito Pagano nell’incontro con la ministra - Proprio per questo confidiamo che il nuovo ministero per le disabilità possa garantire il necessario coordinamento dell’attività legislativa ed una gestione coordinata di tutti gli interventi, magari attraverso la predisposizione di un vero e proprio 'piano pluriennale d’azione', dotato di un cronoprogramma per la realizzazione, in ogni ambito del vivere, degli obiettivi prefissati, i quali dovranno essere collocati strategicamente nel Piano nazionale di ripresa e resilienza e nel Codice per le disabilità, che dovrà fornire i criteri di base per conferire un assetto più razionale e organico alla tutela dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie”.
Queste le otto priorità su cui Fand ha chiesto di avviare fin da subito un confronto con il ministero: primo, “revisione organica delle provvidenze, siano esse di carattere indennitario o previdenziale e destinate alle persone con disabilità o ai loro caregiver familiari, anche in termini di semplificazione amministrativa dell’iter di riconoscimento”; secondo, “razionalizzazione e potenziamento dei fondi per la disabilità e la non autosufficienza, in un’ottica di maggiore equità e giustizia sociale del complesso sistema di welfare e per assicurare il rispetto delle finalità di spesa dei fondi esistenti in relazione alla platea dei beneficiari, per la cui definizione non può più essere rinviato un attento monitoraggio delle persone in condizione di disabilità, effettuato su base regionale e nazionale”; terzo, “diritto al lavoro mediante revisione organica del collocamento mirato ed obbligatorio in un quadro di fattiva collaborazione e coordinamento con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e Anpal, anche guardando ai modelli già sviluppati con successo dai nostri partner europei per garantire una piena e possibile occupabilità delle persone con disabilità in relazione alle loro abilità residue”; quarto, “scuola, università e diritto allo studio, con una revisione della didattica, anche di quella a distanza, purché questa sia accompagnata ed inclusiva”; quinto, “eliminazione delle barriere architettoniche e sensoriali per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie, nonché delle persone anziane con mobilità ridotta, anche attraverso il potenziamento e l’estensione del c.d. bonus al 110%, introdotto dal dl 34/2020, in cui non rientrano espressamente i lavori di adeguamento per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati” sesto, “mobilità e trasporti, con l'obiettivo di rendere performanti e sempre più sicuri i mezzi di mobilità personale e garantire la piena accessibilità al trasporto pubblico e privato in condizioni di sicurezza anche sanitaria”; settimo, “semplificazione della pubblica amministrazione, attraverso il corretto funzionamento e accesso a tutti gli uffici pubblici che trattano argomenti che impattano sulla vita e sulle necessità delle persone con disabilità e dei loro nuclei familiari”.
L'ottava e ultima priorità è la salute: “Il Sistema Sanitario – spiega Fand - è indubbiamente stressato dalla gestione dell’emergenza da Coronavirus, ma ciò non può condurre alla negazione del diritto alla salute e del bisogno di continuità assistenziale, di natura sociale o sanitaria, di interventi specialistici in regime di urgenza, per milioni di altri malati tra cui i pazienti affetti da patologie particolarmente gravi sia di natura oncologica, reumatologica o da altre malattie anche rare, nonché per le persone con disabilità grave che devono poter contare invece su accessi preferenziali e protetti, tali da garantire loro cure sicure nonché la disponibilità continuativa di medici specialisti competenti all’interno delle unità territoriali. L’attuale situazione di emergenza sanitaria, nelle more di una più completa rivisitazione e aggiornamento dei Lea e dei Leps nonché di una più efficace azione di coordinamento tra le politiche sanitarie, socio-sanitarie e sociali, richiederebbe quindi che siano rafforzati i servizi sanitari di prossimità anche attraverso un capillare monitoraggio dello stato dell’arte dei servizi oggi offerti, l’accesso e la consegna a domicilio di farmaci necessari ai vari piani terapeutici ma anche il ripristino dei presidi ambulatoriali e dei reparti specialistici per la gestione delle urgenze e per garantire la continuità assistenziale attraverso la somministrazione delle terapie ospedaliere non differibili allo scopo di assicurare la stabilizzazione e la remissione di malattia”.
Chiara Ludovisi