Diario atipico di un "Aspie": non siamo empatici? Lo siamo a nostro modo
“Cervello ribelle” di Lorenzo Donnoli sfata tanti luoghi comuni sugli autistici ad alto funzionamento, come lui, geniale e al tempo stesso spaesato in un contesto che non accoglie le differenze. Attivista per i diritti delle persone Lgbt+, dal 2019 Donnoli è uno dei tre portavoce nazionali del movimento delle Sardine
“Non è che noi Aspie non siamo empatici, lo siamo a nostro modo, col nostro radicato senso di giustizia e con una gran difficoltà a comprendere le emozioni altrui”. Lorenzo Donnoli, nel volume Cervello ribelle. Diario atipico di una sardina autistica, sfata tanti luoghi comuni sugli autistici ad alto funzionamento come lui, geniale e al tempo stesso spaesato in un contesto che non accoglie le differenze. Attivista per i diritti delle persone Lgbt+, dal 2019 è uno dei tre portavoce nazionali del movimento delle Sardine. Però questo non vuole essere solo un libro autobiografico, piuttosto un invito ad aprire gli occhi: “Arrivare alla consapevolezza o alla diagnosi, anche in età più avanzata, è una tappa di liberazione fondamentale: in tante coppie, per esempio, ha dato una spiegazione alle incomprensioni, salvando legami e amori essenziali”. Se una persona Asperger su tre soffre di depressione clinica, c’è sempre l’altra faccia della medaglia: la dedizione alle cause altrui, come dimostra la celebre Aspie Greta Thunberg. “Ma nonostante il suo straordinario lavoro di sensibilizzazione sul tema irrimandabile del riscaldamento globale, c’è chi la bolla come una malata di mente. E invece essere diversi dalla norma, molto spesso, dà una marcia in più”.
(La recensione è tratta dal numero di maggio di SuperAbile INAIL, il mensile dell’Inail sui temi della disabilità)