Covid-19 e minori. Save the Children: al via l’Officina del benessere per superare lo stress e e ripartire alla grande
Un luogo di approfondimento e condivisione rivolto a adulti, ragazzi e bambini per promuoverne il benessere psico-fisico in questo periodo di ripartenza. È la piattaforma multimediale online lanciata da Save the Children, con uno sguardo particolare sui giovanissimi, duramente provati dal Covid. Obiettivo “prevenire i disagi più gravi nei ragazzi, sostenerne la resilienza e aiutarli a recuperare la voglia di coltivare sogni e progetti”, spiega al Sir la coordinatrice Erika Russo
E’ altissimo – anche se spesso sottostimato – il prezzo pagato all’emergenza Covid da bambini e adolescenti. In loro aiuto arriva l’ Officina del benessere, piattaforma multimediale online e luogo di condivisione: consigli di esperti per genitori, insegnanti, educatori alle prese con minori provati dal Covid, e uno spazio tutto dedicato a questi ultimi. Alla base dell’iniziativa, lanciata lo scorso 28 giugno da Save the Children, l’esperienza maturata dall’organizzazione in un anno e mezzo di pandemia, e una ricerca pubblicata dall’ Italian Journal of Pediatrics, secondo la quale il 73% dei genitori segnala figli più nervosi, preoccupati o tristi, o che si sentono soli (78%). Il 69% constata le loro difficoltà nel prender sonno, con un aumento degli incubi (19%). Ne parliamo con Erika Russo, psicologa Unità emergenze e psicosociale di Save the Children Italia e coordinatrice dell’ “Officina”.
“L’anno scorso ci siamo attivati fin dalle primissime ore dell’emergenza perché da subito ci siamo resi conto della scarsa attenzione da parte delle istituzioni nei confronti di bambini e ragazzi – esordisce -. Per questo abbiamo messo in campo diverse iniziative, tra le quali un gruppo Facebook per il sostegno ai genitori in difficoltà nella gestione dei bambini, webinar di formazione e kit didattici per gli insegnanti.
Che risposta avete avuto?
Grazie alla nostra presenza sul territorio – attraverso il nostro Dipartimento educazione lavoriamo molto a contatto con le scuole in tutta Italia – abbiamo avuto un grande riscontro, sia nella partecipazione alla formazione, sia nel download dei kit didattici.
Ed ora l’ulteriore tassello dell’Officina del benessere”. Come nasce?
L’esperienza di un anno e mezzo di pandemia ha fatto emergere l’urgenza di focalizzare l’attenzione sui vissuti dei bambini e dei ragazzi, sulle loro emozioni. Servivano strumenti semplici, ma chiari ed efficaci. Senza la pretesa di sostituirci ai professionisti nelle cure e nei trattamenti, abbiamo obiettivi molto precisi:
saper osservare un bambino e un ragazzo, ascoltarlo per capire e intercettare tempestivamente eventuali segnali di disagio, attivarsi e costruire spazi e modalità per permettergli di condividere esperienze con altri.
Un elemento centrale è rafforzare le relazioni amicali e affettive di bambini e ragazzi messe a dura prova dalla pandemia; un ulteriore punto è il loro sguardo sul futuro. Gli esperti ci dicono che in molti di loro la vitalità e la progettualità si sono appiattite in modo preoccupante.
Vorremmo aiutare i ragazzi a recuperare sicurezza, energia, stima di sé, voglia di coltivare sogni e progetti.
Ma ci siamo accorti che per farlo è importante anche prendersi cura di noi stessi come adulti di riferimento. Abbiamo toccato con mano quanto l’ansia, la preoccupazione e lo stress dei genitori abbiano influenzato negativamente la vita dei figli. Necessario, dunque, riservare un’attenzione al benessere psico-fisico anche degli adulti.
Come si struttura concretamente la piattaforma?
Vi sono sezioni molto intuitive dedicate ai genitori, agli insegnanti, agli educatori che si stanno impegnando con i bambini nelle attività estive. Penso al Piano estate del ministero dell’Istruzione, ma anche agli animatori dei Grest, dei campi estivi e delle attività sportive che si stanno attivando in queste settimane. Agli insegnanti offriamo schede e attività da svolgere con bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, oltre a webinar di formazione. Per tutti – genitori, educatori, insegnanti – proponiamo interviste con esperti: psicologi, neuropsichiatri, pedagogisti o figure specializzate in contesti emergenziali con uno sguardo attento sulla vita e sui vissuti dei ragazzi. Un’offerta ampia e variegata per diffondere buone pratiche mettendo al centro i minori, ma anche il ruolo strategico degli adulti. Inoltre c’è uno spazio per dare voce ai ragazzi.
Un bambino tra i 6 e i 10 anni che cosa può trovare sulla piattaforma?
Giochi semplici, sicuri, adatti alla sua età, oltre ad attività da svolgere da solo o con i compagni e gli amici. Ma può anche ascoltare la voce dei suoi coetanei attraverso brevi interviste che abbiamo realizzato. Nella sezione loro dedicata, ragazzi e ragazze possono trovare spunti di riflessione, suggerimenti per gestire al meglio situazioni di stress emotivo e per affrontare bene la ripartenza, ma vorremmo che questa sezione diventasse uno spazio partecipativo dove poter caricare e condividere autonomamente con altri ragazzi il materiale ritenuto utile al benessere di tutti. Insomma,
vorremmo che la piattaforma diventasse per loro un luogo di condivisione, una piazza nella quale incontrarsi.
Siete partiti dalla ricerca pubblicata dall’Italian Journal of Pediatrics, nella quale i genitori parlano dei segnali preoccupanti riscontrati nei propri figli. Lei ha più volte accennato all’impatto su questi ultimi delle emozioni negative dei genitori.
In qualità di psicologa rispondo a molti genitori in difficoltà nella gestione delle emozioni negative e dei momenti di rabbia dei propri figli, ma indagando un po’ emerge che questi sentimenti sono lo specchio del vissuto dei genitori stessi. Il nostro obiettivo è renderli consapevoli che qualsiasi reazione, sensazione di ansia, paura, preoccupazione per il futuro si ripercuote su tutti i bambini, anche sui più piccoli.
Per questo continuiamo ad offrire loro indicazioni chiare su che cosa fare, e soprattutto su che cosa non fare, davanti ai figli. Un modo fondamentale per proteggerli.