“Costruire comunità inclusive per tutte e tutti”: è la Settimana delle persone sorde

Dal 19 al 25 settembre è la Settimana Internazionale. Appello dell'Ens alle forze politiche: “L’accessibilità è un diritto. Chiediamo alle forze politiche un impegno concreto nella prossima legislatura per l’uguaglianza dei cittadini sordi”

“Costruire comunità inclusive per tutte e tutti”: è la Settimana delle persone sorde

”In vista delle elezioni, chiediamo alle forze politiche un impegno concreto nella prossima legislatura per l’uguaglianza dei cittadini sordi”: è l'appello che arriva dal presidente dell'Ens Angelo Raffaele Cagnazzo, in occasione dell'avvio della Settimana internazionale delle persone sorde, che andrà avanti fino al 25 settembre.

Lanciata per la prima volta nel 1958 a Roma, viene celebrata ogni anno dalle comunità sorde per sensibilizzare l'opinione pubblica su sordità, lingue dei segni, accessibilità e bilinguismo e mostrare al mondo intero l'orgoglio, l’identità e la cultura dei Sordi, circa 70 milioni di persone. Qui in Italia è l’Ente Nazionale Sordi ad aver organizzato tre giorni di eventi, dal 22 al 24 settembre, a Padova.

Per questa edizione il tema scelto dalla WFD, la Federazione Mondiale delle Persone Sorde, è “Costruire comunità inclusive per tutte e tutti”. Ogni giorno della settimana avrà inoltre un sotto tema per fare luce sulla complessità della sordità. Sui canali online dell’ Ens si parlerà di intersezionalità, educazione bilingue (Lingua dei Segni Italiana, la LIS, e italiano), diritto al lavoro, alla salute e rispetto dei diritti umani delle persone sorde in tempi di crisi.

“Nelle emergenze - spiega il presidente nazionale dell'Ens Cagnazzo - le persone sorde sperimentano deprivazione linguistica, svantaggi socioeconomici e audismo. Pensiamo solamente al Covid-19 che non ha fatto altro che mettere a nudo e amplificare le discriminazioni che vivono ogni giorno le persone sorde in ogni ambito della vita, a cominciare dalla salute e dall’informazione. Paradossalmente, dopo decenni di lotta della nostra comunità, il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana da parte dello Stato è arrivato proprio in piena pandemia, ma questa legge fondamentale non basta a garantire l’accessibilità, che non è solo un diritto non derogabile ma condizione necessaria per il pieno esercizio di tutti gli altri diritti. In vista delle elezioni, chiediamo alle forze politiche un impegno concreto nella prossima legislatura per l’uguaglianza dei cittadini sordi”.

Durante la Settimana si celebrerà anche la Giornata internazionale delle Lingue dei Segni. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha scelto il 23 settembre per ricordare la necessità di riconoscere, promuovere e proteggere le oltre 200 differenti lingue dei segni nel mondo con l’obiettivo di salvaguardare la diversità cultura e linguistica e, soprattutto, garantire il pieno sviluppo e la piena realizzazione delle persone sorde. In quel giorno alcuni tra i luoghi più rappresentativi del mondo come il Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra si illumineranno di blu, il colore simbolo del movimento per i diritti delle persone sorde, per sensibilizzare l’opinione pubblica ed esprimere vicinanza alla comunità sorda. L’ Ens ha sfidato le nostre Istituzioni a fare altrettanto. “Si tratta di un gesto simbolico di grande importanza. Accendere i riflettori - ha continuato il Presidente Cagnazzo - su chi rimane ancora oggi troppo spesso invisibile, così com’è definita la sordità, promuovere l’uso di un linguaggio corretto - si dice lingua dei segni e non linguaggio, sordi e non sordomuti o non udenti - sono passi fondamentali per mutare l’approccio verso le persone con disabilità, abbattere barriere e pregiudizi e costruire un futuro realmente inclusivo”.

Tutte le informazioni utili sulla Settimana Internazionale delle Persone Sorde sul sito dell'Ens e sulle pagine social dell’ Ens. Gli hashtag di riferimento: #IWDP #IDSL #90ENS #GMS2022

Chiara Ludovisi

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)