Biancaneve, Peter Pan e le favole del maestro Manzi: arrivano i racconti per bambini in Lis
Il canale LisTube propone una sezione dedicata ai più piccoli e il Centro Alberto Manzi pubblica la traduzione in Lis di quattro storie del maestro che negli anni ’60 ha insegnato a leggere e scrivere migliaia di italiani, attraverso la televisione. “Ci rivolgiamo ai bambini con difficoltà uditive, ma anche ai loro compagni, alle famiglie, alle scuole e alle associazioni"
Biancaneve, Peter Pan, La gabbianella e il gatto, Cenerentola. Sono alcune delle favole e racconti disponibili sul canale LisTube, che dedica una sezione ai più piccoli, proponendo le storie in lingua dei segni.
E oltre alle fiabe ci sono anche le sigle segnate, come Hakuna Matata, la canzone della Bella e la Bestia e del Libro della giungla. Il canale è stato fondato da Teresa Armiento, insegnante di lingua dei segni ed esperta di Baby Signs, un programma di comunicazione gestuale (segnata) rivolta a neonati e bambini udenti e non, dagli zero ai due anni, studiato per dar loro la possibilità di comunicare prima di aver imparato a parlare.
“Mi sono innamorata della Lis quando ero bambina, avevo 6 o 7 anni e ho visto un gruppo di persone sorde che segnavano – scrive Armiento nella presentazione del progetto –. Mi fermai a guardare: ero completamente catturata dal loro modo di comunicare, la loro danza delle mani. I segni vengono utilizzati nella comunicazione con neonati, ottenendo risultati incredibili. Quando è nata mia figlia Emily ho sperimentato come i segni hanno fatto parte da subito della nostra comunicazione. Emily è udente, ma molto piccola usava i segni per comunicare ed esprimere i suoi bisogni”.
Ecco allora che le favole in Lis possono arrivare in maniera più diretta ai bambini, sia udenti che con difficoltà uditive. E così sono state tradotte in lingua dei segni anche le favole del maestro Alberto Manzi, che negli anni ’60 ha insegnato a leggere e scrivere a migliaia di italiani, attraverso la televisione. L’iniziativa “Segni per favole” è del Centro Alberto Manzi, in collaborazione con la Direzione generale dell’Assemblea legislativa emiliano-romagnola e il Servizio Informazione e Comunicazione. Quattro video-racconti, quattro favole (di cui una inedita) che hanno fatto la storia dell’editoria per l’infanzia degli anni ’70. Oggi erano quasi introvabili, ma grazie a questo progetto oggi sono fruibili in una pagina dedicata sul sito del Centro. “Zip nemico pubblico numero uno”, “Crieck la curiosa”, “Flip il cucciolo”, “Il mistero della macchia nera”: nei video, un’attrice sfoglia il libro illustrato e legge la storia, mentre in un riquadro in basso l’interprete la traduce in lingua dei segni.
“L’iniziativa si rivolge ai bambini e alle bambine con difficoltà uditive, ma anche ai loro compagni, alle famiglie, alle scuole e alle associazioni – raccontano gli organizzatori –. L’obiettivo è quello di favorire la cultura dell’inclusione sociale in tutta la comunità educante, promuovendo un modello di scuola accogliente che favorisca la crescita personale ed educativa di tutti gli studenti”.
Alice Facchini