Berlino 2021. Padova saluta la nuova Capitale europea del volontariato
Si terrà giovedì 18 febbraio alle ore 18 l’evento di inaugurazione con il passaggio di consegne dall’Italia alla Germania. Giordani, sindaco di Padova: “Il 2020 è stato un anno impegnativo. Grazie anche al volontariato, la nostra comunità è rimasta unita e ha saputo prendersi cura di chi era in difficoltà”
“Cari amici di Berlino, Padova è stata la Capitale europea del volontariato 2020, un anno molto difficile e impegnativo. Grazie anche al volontariato, la nostra comunità è rimasta unita e ha saputo prendersi cura di chi era in difficoltà e ha posto le basi per progetti innovativi e sperimentazioni che ci fanno guardare al futuro con più fiducia. Vi auguro tutto il meglio per tutte le iniziative che farete a Berlino quest’anno”. Con queste parole Sergio Giordani, sindaco di Padova porterà i saluti della città e di tutte le volontarie e i volontari padovani all'evento di inaugurazione dell'anno da capitale europea del volontariato di Berlino.
Giovedì 18 febbraio alle ore 18 l'evento sarà trasmesso in streaming dal Municipio della capitale tedesca, con la presenza del sindaco Michael Müller, il discorso di Dubravka Šuica, vicepresidente della Commissione Ue e i saluti da altre città della comunità delle capitali europee del volontariato. Oltre a Padova parteciperanno: Londra, Madrid, Košice, Strovolos e Danzica, nonché la presidente del Centro europeo per il volontariato, Lejla Relić. Sarà poi dato spazio alle storie di impegno dei volontari ed altre testimonianze. “Con questo titolo – si legge nell'invito all'evento - il Centro per il volontariato europeo, onora i risultati dei berlinesi nel volontariato e nell'impegno civile. Durante l'anno si svolgeranno vari eventi che renderanno ancora più visibili i diversi tipi di impegno civico nella città e ispireranno ancora più berlinesi a partecipare. L'idea alla base di tutte queste attività è che il volontariato abbia la capacità di rafforzare la nostra democrazia e coesione sociale”. Nella seconda parte dell'evento i partecipanti saranno invitati a discutere in quattro sessioni interattive su digitalizzazione, innovazione, diversità ed Europa. Una opportunità pensata per contribuire alla costruzione dell'anno da capitale del volontariato e stringere nuove partnership.
Padova, ora impegnata a sviluppare alcune progettualità nate nel corso del 2020 e portare a compimento alcuni percorsi avviati, manterrà vive le relazioni instaurate in Europa in questi mesi per portare il contributo delle organizzazioni locali alle discussioni sul ruolo e il futuro del volontariato, come ad esempio nel “Piano per il volontariato europeo 2030" curato dal Centro europeo per il volontariato. “Questo piano – spiegano dagli uffici di Bruxelles del Cev - sarà complementare al Pave “the Policy agenda for volunteering in Europe”, con una maggior attenzione al cuore e all'anima del volontariato, rispetto all'analisi delle procedure qualitative, infrastrutturali e delle cornici legali: quali valori si esprimono attraverso il volontariato, come il volontariato è espressione di democrazia e solidarietà e come rafforza la comprensione di quest'ultima. L’obiettivo è cambiare la prospettiva dei decisori politici sul volontariato che non può più essere visto come un bacino di persone con grande potenziale orientato alla singola azione: i volontari vanno approcciati e accompagnati nella comprensione di ciò che stanno facendo, che non è solo conseguenza pratica e quantitativa della loro azione. L'azione volontaria gioca un ruolo nella coesione sociale, nelle relazioni interpersonali, nell'unire le persone e nel tenere aperti dialogo e comunicazione. In poche parole, rende palpabili i valori europei. Questi fattori saranno senza dubbio importanti nella selezione della Capitale Europea del Volontariato per il 2023, le cui candidature sono ufficialmente aperte”.