Attività per l’infanzia durante il periodo estivo in vista del rientro a scuola a settembre

Per arginare le difficoltà causate dalla pandemia specialmente ai nuclei familiari più fragili e colmare le disuguaglianze, Pianoterra onlus ha calendarizzato una serie di attività. Il presidente Nesci: “L’obiettivo principale in questo momento è non lasciare indietro nessuno”

Attività per l’infanzia durante il periodo estivo in vista del rientro a scuola a settembre

L’anno scolastico appena trascorso è stato fortemente penalizzante per bambine e bambini, probabilmente i soggetti che più di altri hanno risentito delle restrizioni e delle modifiche della quotidianità e socialità. É indubbio che sono stati soprattutto i nuclei familiari più fragili a subire la chiusura delle scuole e dei servizi educativi, registrando un concreto danno per l’interruzione dei percorsi formativi e culturali e un maggiore rischio di dispersione scolastica e marginalità. Per arginare queste criticità e colmare le diseguaglianze, Pianoterra Onlus ha calendarizzato una serie di attività educative per bambine e bambini con il fine di dare anche un sostegno materiale propedeutico alla ripresa scolastica di settembre.

Nel giorno in cui si celebra il 30° anniversario della ratifica della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il presidente dell’associazione Pianoterra Ciro Nesci ha affermato la necessità di supportare i bisogni educativi dei bambini e le necessità delle famiglie spesso lasciate sole. “Si sta per chiudere il secondo anno scolastico stravolto dalla pandemia, – dichiara Nesci – un lungo periodo caratterizzato da attività educative intermittenti e lacunose, con una socialità fortemente compromessa e il quasi totale azzeramento di tutte quelle attività extrascolastiche fondamentali per completare i percorsi curricolari e favorire una crescita armoniosa. La parola d’ordine per i prossimi mesi è recuperare tutto il possibile, dalla capacità di stare assieme, costruendo spazi di condivisione e gioco, al rapporto con l’ambiente e alla fiducia nel futuro”. Durante e dopo il lockdown la Onlus, attraverso le sedi di Napoli e Roma, ha raggiunto 189 minori con servizi educativi in presenza o a distanza e supportato 109 famiglie con materiali didattici e dispositivi digitali.

L’obiettivo principale in questo momento è non lasciare indietro nessuno – prosegue Nesci – e contemporaneamente ricucire gli strappi emotivi e psicologici, oltre che educativi, provocati dalla crisi pandemica. Per questo, come gli altri anni, le attività educative di Pianoterra con i minori non si fermeranno con la chiusura della scuola, ma proseguiranno anche nei mesi estivi. Rispetto agli altri anni, sarà però necessaria un’attivazione in più per essere certi di raggiungere proprio quei minori più a rischio di restare indietro o di non presentarsi affatto all’appuntamento di settembre. Per questo abbiamo pensato di attivare la nostra comunità di amici e sostenitori, con una campagna di raccolta fondi speciale per l’estate 2021 che partirà dal 3 giugno e sarà aperta fino a metà luglio”.

Già nella primavera 2020 Pianoterra Onlus, insieme ad altre realtà del sociale, ha aderito all’iniziativa lanciata da un gruppo di parlamentari guidato dall’onorevole Paolo Siani, pediatra e convinto sostenitore dell’importanza di investire sull’infanzia per migliorare il futuro del nostro paese. Lo scorso 13 aprile è stata approvata all’unanimità la mozione per l’inserimento del Piano nazionale per l’infanzia all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Il capogruppo Pd in commissione Infanzia Paolo Siani ribadisce: “Con il Piano nazionale per l’infanzia finalmente i diritti dei minori sono messi al centro dell’azione politica. L’Italia sta recuperando con i fondi destinati ad asili nido e scuole, parliamo di oltre 4 miliardi di euro che saranno spesi per ridurre le disuguaglianze nel territorio nazionale. Per tutto questo sarà fondamentale un’attenta valutazione e un serio programma di coordinamento e coesione”. In questa partita per l’interesse dell’infanzia sarà indispensabile un lavoro sinergico tra istituzioni e enti del Terzo settore. (Raffaella Sirena)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)