A Bologna vietato vietare il gioco dei bambini nei cortili dei condomini
Con una norma inserita con la prima revisione del Regolamento edilizio, il Comune di Bologna sancisce che “nei cortili, così come nei giardini e nelle aree all’aperto degli edifici privati a uso abitativo deve essere consentito il gioco dei bambini”. Colombo (consigliere): “Regola di civiltà”
“È stata approvata in Consiglio comunale la prima revisione del Regolamento edilizio che recepisce la proposta di affermare e tutelare il diritto al gioco nei cortili, con una clausola ampia e valida in automatico in tutti i condomini”. A dare l’annuncio su Facebook è stato Andrea Colombo, consigliere comunale Pd, sostenitore, sin dall’inizio, della ‘mozione’. La proposta che Colombo ha portato in Consiglio nasce dal basso: dalle associazioni, dai comitati dei genitori, dalle famiglie della consulta Cinnica che, sin da prima della pandemia, avanza proposte per la città in tema di scuola, mobilità, luoghi per il gioco. La ‘battaglia per liberare’ il gioco dei bambini nei cortili condominiali, infatti, nasce prima dell’emergenza sanitaria: “La pandemia ha reso ancora più attuale e urgente intervenire per aumentare gli spazi per il gioco e la socialità dei più piccoli – spiega Colombo –. Soprattutto durante il primo lockdown gli spazi privati all’aperto sono stati decisivi per garantire un minimo di benessere psicofisico ai più piccoli. Va anche detto che i cortili sono sempre stati il luogo di ritrovo prediletto poi, per come sono cambiate le città e per lo spazio che piano piano è stato occupato dai parcheggi, i bambini sono stati privati di questi luoghi di ritrovo. Ora si tratta di recuperare un’abitudine caduta, anche per cause di forza maggiore, in disuso”.
“In Consiglio – sottolinea – ho trovato l’immediata disponibilità della vicesindaca e assessora all’urbanistica Valentina Orioli e di tutti gli uffici tecnici. Insieme abbiamo individuato il giusto atto ufficiale con cui intervenire”. L’occasione si è presentata con la prima revisione del Regolamento edilizio e con il tavolo tecnico aperto con gli ordini professionali di architetti e geometri: “Il regolamento edilizio, di fatto, è stato migliorato anche con proposte avanzate da non tecnici. È evidente che questo percorso – così come questo regolamento – non sia solo tecnico, ma anche profondamente politico”.
Colombo parla di ‘norma di civiltà’ e di come, per quanto arrivata dopo altre esperienze (Milano, Ravenna, Reggio Emilia), sia la più “completa, avanzata e tutelante per i più piccoli”. “Il Comune di Bologna – si legge nel nuovo Regolamento Edilizio – riconosce il diritto dei bambini al gioco e alle attività ricreative proprie della loro età, dando così attuazione all’articolo 31 della Convenzione internazionale sui Diritti dell’infanzia, approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e recepita nell’ordinamento italiano con legge n.176 del 25 maggio 1991. A tal fine, nei cortili, così come nei giardini e nelle aree all’aperto degli edifici privati a uso abitativo deve essere consentito il gioco dei bambini, fatte salve le ore di tutela della quiete e del riposo ove stabilite dai regolamenti condominiali, che in orario diurno non possono superare le due ore. Non si applica ogni contraria deliberazione assembleare ovvero disposizione contenuta nei regolamenti condominiali”. Due gli aspetti sui quali il consigliere mette l’accento: l’applicazione automatica della clausola e il suo prevalere su altre norme contrastanti.
“Pur essendo io un giurista – ho dato il mio contributo perché questa norma fosse scritta nella maniera più chiara e tutelante –, penso che, oltre al suo valore legale, a questa norma vada riconosciuto un grande valore culturale”. L’invito è rivolto all’amministrazione comunale, perché promuova attività di informazione e sensibilizzazione con Cinnica, i Quartieri e le amministrazioni condominiali. Ogni 20 novembre celebriamo la Giornata per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, e ben venga. Poi, però, dobbiamo anche impegnarci per garantire e tutelare questi diritti quotidianamente”.
La nuova regola entrerà in vigore il prossimo 29 settembre. Nel frattempo, allora, sì al confronto, “sapendo che a volte il dibattito è già più avanti di quanto immagineremmo”. E richiama la considerazione di Leonardo Caruso, responsabile di Anaci Milano, l’associazione degli amministratori di condominio: “Affittare i metri quadri per il posteggio delle auto è più redditizio. Ma la bellezza di vedere crescere i bambini sotto casa, correndo liberi, non vale molto di più?”.
Ambra Notari