5 per mille alle forze dell’ordine, Forum terzo settore: “Se ci sono risorse, si faccia una legge ad hoc”
Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore, risponde al senatore Gianfranco Rufa, che nelle scorse ore si è rivolto al Terzo settore in merito alla sua proposta di legge per estendere il 5 per mille all’assistenza del personale di Forze dell’Ordine e Forze armate. “Sul 5 per mille nessuna polemica pretestuosa, ma difesa di un istituto che nasce con il preciso obiettivo di sostenere attività di interesse generale”
“Sul 5 per mille nessuna polemica pretestuosa, ma difesa di un istituto che nasce con il preciso obiettivo di sostenere attività di interesse generale, non di favorire singole categorie di cittadini, per quanto meritevoli”. Così Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale Terzo Settore, risponde al senatore Gianfranco Rufa, che nelle scorse ore si è rivolto al Terzo settore in merito alla sua proposta di legge per estendere il 5 per mille all’assistenza del personale di Forze dell’Ordine e Forze armate.
“Apprendiamo solo ora delle proposte emendative citate dal senatore Rufa come migliorative e che finora non erano state rese pubbliche. Ma se c’è l’intenzione di aumentare di ben 300 milioni le risorse destinate al 5 per mille per finanziare questa ulteriore finalità, perché allora non utilizzare uno strumento normativo ad hoc? Sarebbe certamente più adeguato per introdurre una previdenza aggiuntiva per questa categoria di lavoratori e non verrebbe utilizzata una norma che serve per altri scopi”, prosegue Pallucchi.
“Accogliamo volentieri l’invito a un confronto, così come abbiamo già partecipato alle audizioni al Senato sulla proposta di legge. Rimaniamo però fermamente convinti che utilizzare il 5 per mille per scopi diversi da quelli per cui è nato e per cui è vocato, indebolisce la portata dell’istituto e svaluta il ruolo di migliaia di realtà sociali che realizzano attività a beneficio di tutta la collettività. La previdenza è un diritto e non può essere rimesso alla generosità dei contribuenti”, conclude.