Ucraina: rimosso il Cristo della Cattedrale Armena di Leopoli, sarà protetto in un bunker. Non accadeva dalla Seconda Guerra mondiale
La statua in legno di Gesù Cristo collocata nella Cattedrale armena di Leopoli è stata portata fuori dall’edifico e sarà conservata in un bunker.
La decisione è stata presa per assicurare la conservazione del crocifisso visto l’intensificarsi del conflitto tra Russia e Ucraina. La notizia è rimbalzata in queste ore nella Rete con una foto delle fasi della rimozione. L’ultima volta che la statua è stata rimossa è stato durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il Cristo di legno della cattedrale è uno dei simboli non solo della Chiesa Armena ma di tutta la città di Leopoli (Lviv in ucraino) e fa parte dei tesori che l’edificio conserva. La stessa cattedrale, fondata nel XIV secolo come chiesa armena apostolica, è uno dei luoghi più amati della città oltre che essere stata testimone del travaglio religioso e politico del paese. A metà degli anni Quaranta, i religiosi presenti, tra cui il parroco, Dionizy Kajetanowicz, furono deportati in un gulag in Siberia e uccisi. La cattedrale rimase per molti anni chiusa e usata come magazzino. Il 18 maggio 2003 la cattedrale è stata riconsacrata. All’interno vi sono affreschi e altre opere d’arte pressoché uniche.
Ancora una volta Cristo, dal suo inseparabile trono, la Croce, scende e decide di dimorare con il suo popolo. Dal cuore delle grandi città al deserto delle periferie più lontane, e oggi fino ai bunker antimissili, non c’è luogo per il quale e nel quale Gesù non scelga di abitare, per stare con i suoi e amarli fino alla fine.