Ucraina: preghiera ecumenica nella cattedrale di Leopoli, “ai tuoi occhi, ti presentiamo il dolore del nostro Paese”
Una preghiera ecumenica per la pace in Ucraina nella cattedrale cattolica di Leopoli.
Oggi, mercoledì 10 marzo, rappresentanti di varie Chiese cristiane si sono uniti per invocare insieme la fine del conflitto e il ritorno della pace. La preghiera è stata guidata dall’inviato speciale di Papa Francesco, il card. Konrad Krajewski ed erano presenti membri delle Chiese ortodosse (anche l’arcivescovo di Leopoli Filaret del Patriarcato di Mosca), delle Chiese protestanti e rappresentanti delle Comunità ebraiche. “In questo tragico tempo di guerra e sofferenza umana, in questo momento di disperazione per la perdita dei nostri cari o per l’abbandono delle nostre case, rivolgiamo al Padre celeste una sincera preghiera comune per la pace”, ha detto l’arcivescovo cattolico di Leopoli, mons. Mechyslav Mokshytsky, accogliendo in cattedrale fedeli e rappresentanti delle autorità locali, regionali e cittadine. “Per questo motivo, siamo qui nella cattedrale di Leopoli”. Ogni rappresentante ha letto una sua preghiera per la pace in Ucraina.
“Davanti ai Tuoi occhi oggi – ha detto Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina – presentiamo il dolore dell’Ucraina. Montagne di cadaveri, fiumi di sangue e un mare di lacrime. Preghiamo per tutti coloro che hanno dato la vita per la Patria, per il nostro esercito, per i figli e le figlie dell’Ucraina che si proteggono di fronte al male. Preghiamo per tutti i civili innocenti uccisi in Ucraina: donne, bambini, anziani. Preghiamo per le vittime di Mariupol, che vengono scaricate in grandi fosse comuni senza sepoltura e preghiera cristiana. Accetta la nostra preghiera per il loro riposo eterno!”. Ieri, le nove chiese cristiane presenti nel Consiglio ecumenico panucraino, hanno proposto il testo di una preghiera comune per la pace. “Chiediamo perdono per la mancanza di unità tra noi, la discordia sociale, la corruzione, il decadimento morale e l’ingiustizia sociale. Perdona la nostra colpa. Perché da oggi vogliamo essere il tuo popolo, che osserva fedelmente i tuoi comandamenti. In tempi di avversità e di guerra, ci rivolgiamo a Te”. “Sappiamo che il nostro destino è nelle tue mani. Di fronte al nemico, che a tradimento ha fatto irruzione nella nostra casa comune, ti chiediamo aiuto e salvezza!”. “Confidiamo nella Tua amorosa Provvidenza, che non abbandona mai l’uomo. Con cuore aperto ti chiediamo di liberarci dal male, che crudelmente colpisce il nostro popolo, e di darci la vittoria desiderata e la via per un futuro benedetto tra i popoli liberi della terra”.