Ucraina, emergenza energetica: “accorgimenti virtuosi” in quasi 3 scuole su 10
Analisi di Tuttoscuola su dati del ministero: negli oltre 40 mila edifici scolastici installati 2.425 impianti fotovoltaici nel 2020-21. "Rispetto a tre anni fa migliorano tutti i parametri rilevati" ma si registra una "preoccupante difformità sui territori, con il Sud e le Isole molto lontani dal Nord"
Con la guerra in Ucraina e le restrizioni decise dai paesi occidentali contro la Russia, il risparmio del consumo energetico sta diventando un imperativo per tutti, comprese le scuole statali e paritarie dove quotidianamente vivono, tra alunni e personale scolastico, oltre 9 milioni e mezzo di persone (circa il 16% della popolazione italiana), che per circa dieci mesi all’anno consumano energia per il riscaldamento, per l’illuminazione e per il funzionamento di computer e altri strumenti di lavoro. Ma qual è attualmente la condizione degli oltre 40 mila edifici scolastici che accolgono scuole statali sia nell’utilizzo di impianti fotovoltaici che con altri interventi strutturali per ridurre i consumi energetici? Risponde il portale dedicato Tuttoscuola.it che offre un’analisi mirata, a partire dai dati del ministero dell’istruzione, da cui emerge che “nei 40.199 edifici scolastici nell’anno scolastico 2020-21 risultano installati 2.425 impianti fotovoltaici, pari al 5,6% del totale”.
Dallo studio emerge anche "rispetto a tre anni fa un miglioramento per tutti i parametri rilevati, ma anche una preoccupante difformità sui territori, con il Sud e le Isole molto lontani dal Nord in termini di efficienza energetica e il Centro in posizione intermedia".
E' di pochi giorni fa la proposta dell’Associazione nazionale presidi di utilizzare i fondi del Pnrr a favore degli enti locali per installare pannelli fotovoltaici sui solai di ogni edificio scolastico, realizzando di fatto una vera e propria centrale elettrica diffusa senza precedenti, ricorda Tuttoscuola. Sulla questione la sottosegretaria all’istruzione, Barbara Floridia, ha sottolineanto che tali misure sono già contenute nel Piano "RiGenerazione Scuola".
Per quasi 3 edifici su 10 "accorgimenti virtuosi"
Il raffronto con i dati di tre anni fa consente di evidenziare un miglioramento per tutti i parametri rilevati: installazione dei doppi vetri, isolamento di pareti e coperture, zonizzazione dell’impianto termico, installazione di impianti fotovoltaici. - spiega Tuttoscuola - L’unica voce che non ha registrato miglioramenti è quella, piuttosto generica, degli "Accorgimenti per la riduzione dei consumi energetici", attestata mediamente, come tre anni fa, al 57,5% degli edifici scolastici coinvolti. Si tratta di una media nazionale che nasconde una situazione notevolmente differenziata tra i territori."
Secondo l’approfondimento di Tuttoscuola, se infatti, nel Veneto in quasi 8 edifici scolastici su 10 (79,1%) vengono rilevati questi accorgimenti virtuosi, all’opposto in Calabria sono stati messi in atto gli accorgimenti in poco più di 2 edifici su 10 (23,7%). Complessivamente nelle regioni del Nord Ovest quegli accorgimenti sono presenti nel 69%, nelle regioni del Nord Est nel 66%, mentre nelle Isole e nelle regioni del Centro la percentuale è di poco inferiore alla media nazionale. Le regioni del Sud non vanno oltre il 43,4% complessivo.
Dai vetri doppi al voltaico, "lento adeguamento"
L’approfondimento di Tuttoscuola rileva anche l’istallazione di altri interventi finalizzati alla riduzione dei consumi: doppi vetri e serramenti, isolamento di coperture e pareti, zonizzazione degli impianti termici.
Nel 2017-18 l’installazione di vetri e serramenti doppi riguardava il 37,8% degli edifici scolastici; nel 2020-21 la percentuale era salita al 40,6%, con un incremento complessivo di quasi tre punti in percentuale. Praticamente 2 edifici su 5 hanno provveduto a questa installazione. Tre anni prima l’isolamento delle coperture era del 21,7%, mentre nel 2020-21 era salita al 24,3%, con un incremento complessivo di quasi tre punti.
Nel 2017-18 l’isolamento delle pareti esterne aveva sfiorato il 12% (11,7%), mentre nell’ultima rilevazione aveva raggiunto il 14,5%, confermando anche per questi interventi l’incremento di quasi tre punti.
Non hanno invece fatto registrare sostanziali incrementi gli interventi per la zonizzazione degli impianti termici, saliti dal 34,6% al 34,9%. Attualmente, quindi, un edificio scolastico su tre ha provveduto alla zonizzazione.
Merita particolare attenzione la voce relativa agli impianti voltaici: nel 2017-18 ne erano stati installati 860, pari a poco più del 2% di tutti gli edifici scolastici. Tre anni dopo il numero è salito a 2.245, pari al 5,6% degli edifici.
I costi per gli enti locali
"La riduzione dei consumi energetici negli edifici scolastici - sottolinea Tuttoscuola - avanza lentamente, anche a causa dei sensibili costi che gli enti locali, proprietari degli immobili, devono sostenere". E le situazioni territoriali sono "notevolmente diverse e distanti tra loro anche per ognuno degli interventi realizzati".
Per i vetri e serramenti doppi - nella media nazionale del 40,6% hanno operato meglio i Comuni con il 41,2% rispetto alle Province con il 37,6% - primeggiano gli edifici del Veneto (57,9%), del Friuli VG (57,5%) e del Piemonte (56,4%), mentre per gli edifici della Calabria la percentuale non va oltre il 15,2% (circa un edificio ogni sette ha provveduto) e quelli della Campania si fermano al 24% (quasi un edificio ogni quattro).
Per l’isolamento delle coperture – nella media nazionale del 24,3% le Province hanno operato un po’ meglio, se pur di poco, dei Comuni – primeggia il Piemonte con il 41,4% (qui i Comuni hanno meglio di gran lunga delle Province), seguito a distanza dal Friuli VG (36,8%) e da Veneto, Lombardia e Marche attestate tra il 33% e il 34%. Ancora una volta la Calabria si conferma fanalino di coda con il 7,1%, preceduta dalla Campania con il 10%.
Per l’isolamento delle pareti esterne – nella media nazionale del 14,5% i Comuni hanno operato meglio delle Province – il Piemonte primeggia con il 30,5% (grazie ancora ai Comuni che hanno provveduto molto di più delle Province), seguito dal Friuli VG con il 26,6% e dal Molise con il 26,4%, mentre fanalino di coda questa volta è la Campania con il 5,5%, preceduta dalla Sicilia (6,2%) e dalla Calabria (6,4%).
Per la zonizzazione dell’impianto termico – nella media nazionale del 34,9% prevalgono i Comuni rispetto alle Province – il Veneto primeggia con il 56,5%, seguito dalle Marche con il 52,9%, da Umbria con il 48,3% e, a distanza di pochi punti in percentuale, da Lombardia, Basilicata, Abruzzo e Sardegna, mentre la Calabria, lontana anni luce da tutti non va oltre il 3,4% di tutti gli edifici.
Il fotovoltaico. La media nazionale degli edifici scolastici che si avvalgono dei nuovi impianti è del 5,6%, grazie in prevalenza agli interventi dei Comuni. In Friuli VG se ne avvale l’11,7% degli edifici, in Piemonte il 10,6%, nelle Marche e in Veneto il 9,1%, mentre in Campania soltanto l’1% degli edifici ne è dotato, nel Lazio il 2% e in Sicilia il 2,4%.