Transito, evento di annuncio. La sacra rappresentazione all'Arcella lunedì 12 giugno

All’Arcella La sacra rappresentazione in programma nella serata di lunedì 12 giugno, che quest’anno presenta alcune novità, apre ufficialmente le celebrazioni dedicate a sant’Antonio

Transito, evento di annuncio. La sacra rappresentazione all'Arcella lunedì 12 giugno

È uno dei momenti più sentiti e partecipati del Giugno Antoniano: il transito di sant’Antonio, la sacra rappresentazione che unisce spiritualità e devozione. Nata nel 1931 – in occasione del settimo centenario della morte di del santo di Lisbona – riunisce più di 150 figuranti, una cinquantina di volontari e migliaia di partecipanti. Si svolge il 12 giugno dalle 21.30, la sera che precede la solennità del 13, e apre le celebrazioni dedicate al Santo. Si parte da piazzale Azzurri d’Italia, si percorre via Tiziano Aspetti e si arriva sul viale Arcella per accedere quindi al santuario. «Per questa edizione ci sono alcune novità – racconta padre Franco Odorizzi, parroco del santuario antoniano dell’Arcella – Abbiamo infatti ripreso i testi, lasciando invece invariato il percorso e l’impostazione della sacra rappresentazione con
i figuranti e il carro trainato dai buoi che porta la statua del Santo. Il percorso è suddiviso in quattro tappe, per ognuna una sosta di riflessione su un aspetto caratterizzante della vita di Antonio». Dopo un’introduzione generale che ricorda il motivo per cui ci si ritrova riuniti, c’è una prima tappa in cui si riflette sulla figura di sant’Antonio “figlio” di san Francesco. «È un sant’Antonio missionario e servo dei fratelli – spiega padre Odorizzi – Nella seconda sosta, invece, c’è l’Antonio predicatore della Parola, quando cioè inizia il suo ministero di annunciatore della Buona Notizia, predicatore della verità, suscitatore di conversione». Il terzo quadro rappresenta Antonio che agisce e opera per la gente, uomo giusto che si erge in nome di Dio, ponendosi in ascolto della Parola a difensore contro chi ha subito usura e ingiustizie, chi si trova in situazione di povertà e miseria e sperimenta il sopruso dei potenti. «Questo è l’Antonio che si mette dalla parte dei poveri – continua il parroco dell’Arcella – Infine l’ultima tappa è quella di Antonio taumaturgo, che fa trovare soprattutto la fede, poi la tradizione lo lega anche alle cose perdute. Amico dei poveri di spirito diventa grande intercessore presso Dio per coloro che si rivolgono a lui per ottenere sostegno, aiuto e appoggio». Quindi si arriva al Santuario: la statua viene portata all’interno e lì si vive la liturgia del transito di sant’Antonio, prendendo spunto sia dalla Parola che dalla vita del santo e si conclude con la benedizione con la reliquia e il tradizionale concerto della campane della città di Padova. «La novità di quest’anno – sottolinea padre Odorizzi – è rappresentata dalle sottolineature durante il percorso, ma anche dalla liturgia del transito vero e proprio, che viene proposta all’interno del santuario e non spezzettata lungo il tragitto per dare così la possibilità di viverla con maggiore tranquillità e mettersi in atteggiamento di preghiera. Ci auguriamo che questa sacra rappresentazione sia momento di annuncio per le tante persone che vi partecipano».

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