Terzo settore, Draghi: il Pnrr ci impone di completare la riforma
All'inaugurazione della Civil Week Lab il premier ringrazia i volontari: "Avete fatto tanto per l'Italia, soprattutto per i più deboli. Ora tocca a noi aiutarvi"
"Il Pnrr ci impone anche di completare la riforma del terzo settore". Parola del presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenuto ieri sera con un videomessaggio all'inaugurazione della Civil Week Lab di Milano nell'aula magna dell'università Bocconi.
"Esprimo ammirazione per lavoratori del terzo settore- ha detto il premier rivolgendosi al mondo dell'associazionismo- la pandemia vi ha messo fortemente alla prova". In particolar modo in Lombardia, dove "avete consegnato medicine e cibo a persone vulnerabili, aiutando i tanti che si sono rivolti alle vostre mense". Oggi "grazie alla campagna vaccinale abbiamo superato i momenti difficili, ma non possiamo dimenticare chi ha sofferto", ha proseguito Draghi sotto gli occhi del sindaco di Milano Giuseppe Sala e del rettore della Bocconi Gianmario Verona.
Il premier ha lodato poi i volontari della croce Rossa Italiana e le loro "700.000 ore complessive di lavoro" al servizio della comunità durante la pandemia. "In Lombardia- ha proseguito Draghi- tra le organizzazioni no profit, oltre due su tre hanno continuato anche durante la fase maggiormente critica". Il premier, infine, ha omaggiato anche le fondazioni milanesi, "che hanno raccolto 25 milioni di euro" nel corso dell'emergenza sanitaria e l'impegno dei giovani "specie quando i volontari over 65- ha concluso - hanno smesso di operare per proteggersi dal contagio".
Terzo settore, “ha fatto tanto per Italia, ora lo aiutiamo noi”
"Ora dobbiamo lavorare per rendere il nostro Paese ancora più equo e coeso", ha detto il premier Mario Draghi.
"Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ha aggiunto - il Governo ha stanziato circa 11 miliardi per le infrastrutture sociali. Vogliamo affrontare il problema del disagio abitativo e riqualificare le periferie. In questo contesto un ruolo centrale lo avrà il terzo settore. Intendiamo sfruttare la collaborazione tra impresa sociale, volontariato, istituzioni pubbliche. Il Piano ci impone anche di accelerare il completamento della riforma del Terzo settore. In questi mesi, voi lavoratori e volontari del terzo settore avete fatto tanto per l'Italia, soprattutto per i più deboli. Ora tocca a noi aiutarvi, perché possiate continuare ad aiutarci".
Draghi ringrazia i volontari: l’Italia riparte ma non dimentica
Il presidente del consiglio Mario Draghi ha espresso la sua "profonda ammirazione e gratitudine per i lavoratori e i volontari del terzo settore. La pandemia – ha detto - vi ha messo fortemente alla prova, in particolar modo in Lombardia. Durante la fase più dura delle restrizioni, avete consegnato alle persone più vulnerabili medicine e cibo, e dato loro conforto e speranza. Avete aiutato i tanti che si sono rivolti alle vostre mense, quando le difficoltà economiche erano molte, soprattutto nei mesi invernali".
Draghi ha aggiunto: "Oggi, grazie alla campagna vaccinale, abbiamo superato i momenti più difficili. L'Italia ha riaperto e sta ripartendo, ma non possiamo dimenticare chi ha sofferto o soffre tuttora. E chi, come voi, ha fatto tutto il possibile per essere d'aiuto".
Nei primi mesi della pandemia, ha ricordato il presidente del consiglio, "i volontari della Croce Rossa Italiana hanno svolto più di 700 mila giornate di servizio, un numero molto significativo. Migliaia di loro continuano a offrire supporto logistico in 213 centri vaccinali in tutt'Italia. Tra marzo e ottobre 2020, a Roma, la Comunità di Sant'Egidio ha consegnato due volte e mezzo il numero di pasti che normalmente porta a chi ha bisogno. In Lombardia, tra le organizzazioni non a scopo di lucro, oltre due su tre hanno continuato a operare anche nella fase critica della crisi sanitaria. Più di metà hanno svolto nuove attività per rispondere a esigenze nate con la pandemia".
Draghi ha concluso: "Dobbiamo dire grazie anche a chi vi ha sostenuto. Penso, per esempio, alle Fondazioni di Comunità milanesi, che hanno raccolto più di 25 milioni di euro per l'emergenza Covid-19".
Covid, “determinante il ruolo dei giovani, l’Italia sa essere unita”
"I giovani hanno svolto un ruolo determinante, durante e dopo l'emergenza. Al picco della pandemia, più di 5 mila ragazzi e ragazze con meno di 34 anni si sono offerti come volontari, per garantire la continuità dei servizi delle Caritas. Un contributo diventato ancora più prezioso quando i volontari sopra i 65 anni hanno interrotto i loro sforzi per mettersi al riparo dal contagio. Siete stati generosi, operosi, indispensabili". Così il presidente del consiglio.
"Voglio ringraziarvi nuovamente, a nome di tutti gli italiani. La generosità, l'altruismo di tanti durante la pandemia hanno dimostrato ancora una volta che l'Italia sa essere unita nei momenti più difficili.", ha aggiunto il premier. (RS-DIRE)