Terremoto in Turchia e Siria: a un mese dal sisma la rete Caritas potenzia gli aiuti. Si preparano interventi nel lungo periodo
“È trascorso quasi un mese dal devastante terremoto che ha sconvolto la Turchia centro-meridionale e la Siria settentrionale, ma l’emergenza umanitaria resta acutissima, nonostante l’onda dell’attenzione mediatica sia ormai scemata. Almeno 50mila morti, circa 120mila feriti, centinaia di migliaia di edifici distrutti o danneggiati, almeno 2 milioni di persone sfollate e 15 milioni in qualche modo colpite dagli effetti del sisma: numeri impietosi, che solo in parte riescono a rappresentare il dolore, le angosce e i disagi che stanno vivendo intere popolazioni”.
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Lo si legge in una nota diffusa oggi da Caritas Ambrosiana. “In questo scenario di devastazione, la rete internazionale Caritas ha attivato una fitta trama di interventi, cui Caritas Italiana e Caritas Ambrosiana stanno dando un concreto contributo, nella consapevolezza che – come già avvenuto in passato, in occasione di altre emergenze umanitarie ‘maggiori’ – il pur doveroso aiuto d’urgenza rappresenta il preludio di un impegno di soccorso, accompagnamento, riabilitazione e ricostruzione, a favore dei gruppi sociali più vulnerabili, destinato a durare nel tempo, per anni, e in vista del quale ci si sta attrezzando da subito”.
Nell’immediato, in Turchia la rete Caritas Internationalis ha operato nelle aree di Hatay, Iskenderun e Mersin, distribuendo pasti caldi, coperte, kit per l’igiene e medicinali a migliaia di persone, e organizzando attività educative per i minori sfollati. “Nel frattempo è stato messo a punto un programma d’intervento per i prossimi due mesi, mirato a sostenere 5mila persone, cui verranno forniti accoglienza temporanea in strutture adeguate e sicure, kit alimentari e pasti caldi (sia alle persone accolte da Caritas sia a soggetti vulnerabili ospitati in altri luoghi), prodotti per l’igiene di base, vestiario e altri prodotti necessari per la quotidianità”.