Sportello Orientamento al Lavoro. Una bussola per nuovi volontari
Lo sportello Orientamento al volontariato aiuta chi ha tempo da donare ma non sa come mettersi a disposizione.
“Leggersi dentro. Strumenti per spronare le dinamiche della vita interiore e imparare discernere”. È a partire da questo convegno del prof. Giovanni Grandi che un gruppo di volontari di Caritas Padova ha deciso di dare il via allo sportello di Orientamento al volontariato. Aperto due volte al mese, lo sportello ha esattamente lo scopo indicato fin dal nome: indirizzare le persone che intendono fare del volontariato, ma non sanno dove e in che modo, verso le proposte più adeguate per loro, come l’Opera della Provvidenza sant’Antonio o il carcere di Padova. «Si rivolgono a questo sportello – spiega Sara Ferrari di Caritas Padova – in prevalenza persone adulte e in pensione che hanno più tempo, anche se da ultimo non mancano i giovani». Lo sportello è gestito da un’equipe affiatata composta da due religiose e tre laici che si alternano nei colloqui. Lo sportello di Orientamento al volontariato non tiene conto solo dei bisogni di chi riceverà i servizi, valutando la compatibilità tra gli aspiranti volontari e i compiti che potranno andare a svolgere, ma anche delle motivazioni e dei bisogni di volontari stessi, che giungono alla decisione di mettersi in gioco per le più svariate ragioni del mondo. «Chi non ha la possibilità di farsi carico di questioni emotivamente impegnative – continua Sara Ferrari – può essere in questa occasione indirizzato a forme di volontariato più pratiche ma ugualmente preziose e più che mai necessarie, come la consegna delle borse della spesa».
Gianni Angelini, volontario del Centro di ascolto Caritas vicariale di Selvazzano, è tra i primi che hanno aderito a questo gruppo. «Chi si rivolge a noi – racconta – ci rende partecipi del proprio desiderio di essere utile, ma spesso non sa minimamente come funziona il volontariato. C’è addirittura chi pensa che il volontariato sia un “lavoretto da niente”, ma invece si possono incontrare anche delle difficoltà. Per questo è cruciale trovare qualcosa che sia adeguato alla persona, alla sua voglia di sacrificio e alle sue predisposizioni personali». Nessuno però viene respinto: «Per tutti viene cercata la situazione più adatta, in cui ciascuno potrà dare il meglio di sé». Perché il volontariato è per tutti, non solo per i “superman”: «La cultura del volontariato si diffonde facendo conoscere che esistono tante realtà e che vi sono mille modi diversi per mettere a disposizione degli altri il proprio tempo. Il più delle volte manca solo la comunicazione, ma per questo nulla è più prezioso di un buon passaparola». Ci sono tante belle storie che non finiscono mai in prima pagina: «Abbiamo conosciuto una coppia non più giovane che si è messa a disposizione per fare volontariato. Quando abbiamo scoperto che lui era un pittore affermato, li abbiamo indirizzati al Villaggio Sant’Antonio di Noventa, dove hanno potuto condividere la propria arte con i ragazzi con disabilità. Quest’esperienza ci ha dato tanto».
Guide informative per i cittadini Ue e di Paesi terzi
Sono disponibili nel sito web di Caritas Verone le guide CittImm aggiornate. Una rivolta ai cittadini (in otto lingue) e una per gli operatori del sociale. L’obiettivo è diffondere informazioni di base su ingresso e soggiorno regolare in Italia