Situazione in Tigrai. Aoi: “Emergenza gravissima, serve protagonismo dell'Italia”
L’Associazione apprezza e sostiene la posizione espressa dalla viceministra Sereni sulla crisi nel paese: “La popolazione civile è vittima. L’accesso immediato alle ong è un imperativo per assistere le vittime”
“Bene il sostegno alle Agenzie internazionali, ma valorizzando anche la presenza storica delle ong italiane nell’area. L’aiuto umanitario rafforza il lavoro diplomatico per bloccare il conflitto”. Lo sottolinea in una nota la dichiara la Portavoce Aoi, Silvia Stilli in merito alla situazione nel Tigrai. “L’area geografica interessata vede da sempre un impegno civile e del mondo missionario che trova peraltro ragione nel rapporto del passato con le diaspore eritree rifugiate nel nostro Paese durante le guerre civili. Per questo l’Italia con tutti i suoi attori può svolgere un ruolo autorevole di risoluzione della crisi. Purtroppo, il dialogo e la pace, che avevano caratterizzato i tempi più recenti e fatto sperare nella stabilità, sono di nuovo messi da parte. Bene il protagonismo dell’Italia come sistema. Bene che, nella sua intervista ad Avvenire, la viceministra Marina Sereni identifichi nell’aiuto allo sviluppo un essenziale strumento di promozione di pace, giustizia e lotta a povertà e violenze. Noi sosterremo questa linea, sottolineando da subito con enfasi l’apprezzamento per l’impegno a raggiungere nel 2030 lo 0,70% APS/rnl, come risposta efficace dell’Italia agli obiettivi dell’Agenda 2030. Il segnale sia visibile nell’immediato, dalle risorse per gli interventi della cooperazione internazionale nelle aree delle missioni militari alla prossima Legge di Bilancio”.