Sinodo, migranti, emergenza Indonesia, Bosnia-Erzegovina, pellegrinaggio Cop24, Lampedusa, alleanza scuola–famiglia
Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.
Papa Francesco: discorso apertura, “grazie” ai giovani, “parlate con parresia”. Sinodo è “condivisione”, “vale la pena avere la Chiesa come madre”
“Vale la pena di avere la Chiesa come madre, come maestra, come casa, come famiglia, capace, nonostante le debolezze umane e le difficoltà, di brillare e trasmettere l’intramontabile messaggio di Cristo; vale la pena di aggrapparsi alla barca della Chiesa che, pur attraverso le tempeste impietose del mondo, continua ad offrire a tutti rifugio e ospitalità; vale la pena di metterci in ascolto gli uni degli altri; vale la pena di nuotare controcorrente e di legarsi ai valori alti: la famiglia, la fedeltà, l’amore, la fede, il sacrificio, il servizio, la vita eterna”. Sono le parole rivolte dal Papa ai giovani, non solo quelli presenti in Aula, ma anche quelli collegati via Internet nei cinque continenti. Nel discorso di apertura della prima Congregazione generale del Sinodo dei vescovi sui giovani, Francesco ha cominciato con un “grazie”, rivolto a tutti coloro che lo hanno preparato e ne curano lo svolgimento ma soprattutto ai destinatari del suo terzo Sinodo dall’inizio del pontificato. “La nostra responsabilità qui al Sinodo è di non smentirli, anzi, di dimostrare che hanno ragione a scommettere: davvero vale la pena, davvero non è tempo perso!”, ha esclamato il Papa rivolto ai 267 padri sinodali, tra i quali una trentina di giovani. “II Sinodo che stiamo vivendo è un momento di condivisione”, ha spiegato Francesco, invitando “tutti a parlare con coraggio e parresia, cioè integrando libertà, verità e carità”. “Solo il dialogo può farci crescere”, ha affermato il Papa.
Migranti: p. Ripamonti (Centro Astalli), un invito all’accoglienza e all’assunzione di responsabilità mentre soffiano “venti di intolleranza”
Bisogna “porre al centro le persone: prima di tutto il salvataggio. Poi, l’accompagnamento e l’accoglienza non devono mai venire meno”. Lo ha ribadito padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli, ricordando che “teniamo sempre aperto il dialogo con le Istituzioni perché riteniamo importante la collaborazione a diversi livelli e le migrazioni devono essere affrontate a vari livelli di responsabilità”. “L’apertura al dialogo è un dato fondamentale”, ha aggiunto il gesuita a margine dell’inaugurazione a Roma (in piazza Bernini, nel quartiere storico di San Saba) di uno dei “Giardini della memoria e dell’accoglienza”. “Mentre in Italia e in Europa soffiano venti di intolleranza, vogliamo sensibilizzare le persone ad un’assunzione di responsabilità: perché si accolga chi arriva e perché chi arriva viva a pieno la propria cittadinanza”, ha affermato padre Ripamonti evidenziando il valore dell’iniziativa che accomuna le sette città in cui il Centro Astalli opera.
Indonesia: Caritas Italiana, “situazione caotica” dopo terremoto, tsunami e, oggi, eruzione vulcanica
“A 5 giorni dal sisma del 7.5 della scala Richter e dal conseguente tsunami che ha devastato Palu e Donggala nella provincia indonesiana del Sulawesi Centrale la situazione sul terreno è caotica. Si parla di più di 1.300 vittime, ma le cifre non sono ancora definitive e si teme possano aumentare. La carenza di cibo e di acqua, ma anche di medicinali, rende la vita dei superstiti difficile negli affollatissimi centri di evacuazione e accoglienza”. Lo sottolinea Carita Italiana, in una nota diffusa oggi, dopo l’eruzione del vulcano Soputan nella provincia del Nord Sulawesi, non lontano da Manado, a poco più di 800 km da Palu. “Le sorgenti d’acqua son contaminate e ci sono molti corpi senza vita che aumentano il rischio di epidemie – ha confermato Yohannes Baskoro, responsabile del programma di Caritas Indonesia –. C’è solo una strada per arrivare a Palu City da Mamuju attraverso Pasang Kayu e Donggala ed è trafficatissima di mezzi che cercano di portare soccorso e aiuti. Anche il team di emergenza partito dalla diocesi di Makassar nel sud del Sulawesi è stato rallentato dalle strade distrutte e dal disastro del terremoto”
Consiglio d’Europa: rapporto sulle minoranze nazionali in Bosnia-Erzegovina. “Paese profondamente diviso”
(Strasburgo) Le minoranze nazionali in Bosnia-Erzegovina non godono di un accesso reale ai loro diritti. È la costatazione che emerge da un nuovo rapporto del Comitato consultivo del Consiglio d’Europa basato sulla Convenzione per la protezione delle minoranze nazionali. Secondo gli esperti del Comitato, “il Paese rimane profondamente diviso tra i tre popoli costituenti (bosgnacchi, croati e serbi) mentre le minoranze nazionali sono istituzionalmente discriminate e non hanno possibilità a partecipare nei processi politici”. Nel documento si ricorda “il mancato adempimento della sentenza della Corte europea per i diritti umani, riguardo il diritto degli altri (fuori delle tre nazionalità costituenti) ad essere eletti a cariche politiche, bloccato a causa della mancanza di volontà politica nell’effettuare le modifiche costituzionali e legali”. Gli esperti segnalano inoltre “una vita pubblica marcata dalla segregazione”, anche per i rappresentanti delle tre etnie, nei casi quando si trovano fuori dai loro territori assegnati”. La raccomandazione e l’appello del rapporto dunque è di “condannare fermamente ogni dichiarazione pubblica che incita all’odio, promuovere un dialogo interculturale, interetnico e interreligioso, fermare la segregazione nelle scuole e assicurare un accesso ai rom ai servizi di prima necessità come casa, occupazione, servizi sanitari e la scuola”.
Ambiente: Focsiv e Gccm, a piedi da Roma a Katowice per chiedere a Cop24 di implementare l’accordo sul clima di Parigi
A piedi per 1.500 chilometri dal Vaticano a Katowice, cuore carbonifero della Polonia, dove si riunirà (3-14 dicembre 2018) la prossima Conferenza Onu sul Clima, Cop24, per “sollecitare le Istituzioni affinché si impegnino su obiettivi più ambiziosi, al fine di contenere le emissioni di gas serra entro i 2 °C o meglio entro i 1,5°C” e per “far riflettere e sensibilizzare le persone sugli effetti dei cambiamenti climatici sul futuro della propria vita quotidiana, su quello delle popolazioni più povere e vulnerabili, dell’umanità e del Creato”. È quanto si propone il Pellegrinaggio in cammino per il clima presentato oggi a Roma per iniziativa della Focsiv–Volontari nel mondo, del Gccm-Global Catholic Climate Movement e del The Climate Pilgrimage. Nel corso dei 1.500 chilometri di cammino, ispirato dal messaggio dell’enciclica di Papa Francesco Laudato si’, i circa 20 pellegrini di diversa nazionalità, faranno tappa in 28 città italiane, tra cui Spoleto, Assisi, Ravenna, Ferrara, Padova, Pordenone e Trieste, e incontreranno studenti, parrocchie, associazioni e istituzioni locali. I pellegrini partiranno domani 4 ottobre da piazza san Pietro a Roma. Fino al 4 novembre cammineranno in territorio italiano, con tappa finale a Trieste, prima di entrare a Divaca, in Slovenia.
Teli termici su porte chiese Lampedusa: don La Magra (parroco), “passare attraverso la sofferenza dei fratelli”
“L’oro è spesso il simbolo della gloria di Dio, quella stessa che vogliamo contemplare entrando in chiesa, ma l’oro che brilla sulle porte d’accesso ai nostri luoghi di preghiera è oggi un oro povero: è l’oro delle coperte termiche dei migranti. Ci ricorda che se vogliamo fare esperienza della gloria di Dio dobbiamo passare attraverso la sofferenza dei fratelli”. Così don Carmelo La Magra, parroco a Lampedusa, spiega la singolare iniziativa per la quale le porte della parrocchia San Gerlando e quella del santuario della Madonna di Porto Salvo appaiono ricoperte del dorato dei teli isotermici nei quali vengono avvolti i migranti quando approdano sulla terraferma. “La porta della chiesa così ricoperta – aggiunge don La Magra – ci parla della sofferenza del povero, dello straniero, dello scartato e ci ricorda che il vero accesso all’incontro con Dio passa attraverso l’umanità”. Quella realizzata a Lampedusa in occasione della Giornata della memoria e dell’accoglienza è una installazione temporanea di Giovanni De Gara, ed è la terza tappa di un suo progetto denominato “Eldorado”.
Educazione: Aimc/Forum famiglie, “rilanciare alleanza scuola – famiglia superando contrapposizioni”
Un vademecum a quattro mani per rilanciare l’alleanza scuola–famiglia, strategica per l’educazione e l’armonioso sviluppo di bambini e ragazzi, superando le contrapposizioni e il clima di sospetto che ultimamente sembra caratterizzare questo rapporto. Il vademecum congiunto, presentato oggi a Roma alla Camera dei deputati insieme all’evento “Centopiazze 2018”, è frutto dell’Aimc (Associazione italiana maestri cattolici) e del Forum delle associazioni familiari. “Famiglia–scuola. Un dialogo possibile”, il titolo del vademecum “per imparare – si legge nella prefazione – ad essere genitore nella scuola”. Secondo i firmatari dell’opuscolo – Maria Grazia Colombo, vice-presidente Forum delle associazioni familiari, e Giuseppe Desideri e Giacomo Zampella, rispettivamente presidente e vicepresidente Aimc – “l’alleanza scuola – famiglia è possibile”.