Senza un posto, un posto senza. La storia di Michael, venditore di “Asphalt-Magazin”, il giornale di strada di Hannover
Michael è morto, ma ad un mese di distanza gli abitanti del quartiere Bothfeld di Hannover continuano ad accendere candele e a portare fiori in suo ricordo.
La vita aveva fatto diventare Michael un professionista del “senza”, ma lui non si è mai lasciato scoraggiare. Ha sempre raccolto energie ed idee per rialzarsi e ricominciare a cercare il suo posto nella società, trasformando la “mobilità” propria dell’essere “senza” in una risorsa. E alla fine, forse senza neanche saperlo, Michael il suo posto lo aveva trovato. Ma da più di un mese quel posto è vuoto.
La storia di Michael è raccontata su Facebook dai redattori di “Asphalt-Magazin”.
Michael era un venditore di “Asphalt-Magazin”, il giornale di strada di Hannover. Un volto noto e una presenza fissa accanto all’ingresso della cartoleria e copisteria “Skriptum”, nella Kurze-Kamp-Straße, nel quartiere Bothfeld. Una rapida ricerca su Google ce lo mostra in una foto di qualche anno fa, in quello che era diventato il suo posto, sotto l’insegna verde del negozio, accanto agli espositori delle cartoline, con una copia del giornale in mano.
Sulla pagina Facebook di “Asphalt-Magazin” ritroviamo quello stesso posto. Ma senza Michael.
“Michael, il nostro venditore, è sempre stato qui – scrivono i redattori del giornale di strada commentando la foto pubblicata nel post -. Da più di un mese non c’è più, è morto. Ma ad un mese di distanza gli abitanti del quartiere Bothfeld di Hannover continuano ad accendere candele e a portare fiori in suo ricordo. Perché, a quanto pare, era diventato uno di loro. Questa è integrazione, questo è guardare le persone negli occhi. Questo è lo spirito con cui è stato fondato Asphalt”.
Tra i vasetti di erica, le rose ormai appassite e la luce delle candele che si consumano lentamente, c’è chi lascia un pensiero. Lo mette in una busta di plastica, perché la pioggia non lavi via le parole. “Caro Michael, riposa in pace! – scrivono gli amici del venditore di Asphalt – Non ti dimenticheremo mai. Questo era il tuo posto, qui sulla terra. Ora ne hai uno sicuramente migliore in cielo”.
“Era una persona speciale – racconta Kristina -. Spesso bevevamo insieme il caffè. Oggi a Bothfeld manca la sua presenza”.
“Ho conosciuto Michael circa vent’anni fa – ricorda in un commento Gisela -. Con il passare del tempo è nata una bella amicizia. Era una persona retta, un lottatore. Con il suo umorismo conquistava il cuore di tutti. Quando ci capitava di mangiare insieme mi raccontava molte cose della sua vita. L’ho sempre ammirato per le difficoltà che ha superato. La sua ultima battaglia l’ha persa. L’uomo va, ma il suo ricordo resta”.
In queste settimane, lungo il marciapiede della Kurze-Kamp-Straße, sotto quell’insegna verde, è tornata anche Jennifer, la moglie di Michael. “Vedere l’affetto della gente di Bothfeld per mio marito mi consola – scrive in un commento -. È bello vedere quanto mio marito sia stato amato e apprezzato”.
Di Michael non ci sono foto. C’è l’immagine di quel posto di cui, con il tempo, era diventato parte integrante. Lui, che la vita aveva portato ad essere un professionista del “senza”, aveva finalmente trovato il suo posto nella società. Un posto “fisso”, “Skriptum” come le cose scritte a cui si richiama l’insegna sotto cui sostava tutti i giorni.
Oggi, ad essere “senza” sono le tante persone che erano abituate ad incontrarlo lì, nella Kurze-Kamp-Straße, con l’ultimo numero di Asphalt-Magazin in mano, pronto a scambiare un saluto o una battuta.