Sea Watch: Linardi (portavoce), “contenti per soluzione europea ma troppi 20 giorni per accordarsi”
“Siamo contenti che si sia riusciti ad arrivare a una soluzione europea, anche se questo ha preso molto tempo e dimostra che sia necessario organizzarsi per avere una soluzione redistributiva immediata. Non è possibile che lo scarico sia condizionale al raggiungimento di un accordo tra Stati membri”.
Lo afferma al Sir Giorgia Linardi, portavoce di Sea-Watch, appena ricevuta la notizia dello sbarco a Malta delle 49 persone di Sea Watch e Sea Eye, autorizzato dopo lunghissimi giorni di trattative. Sea-watch ringrazia “tutta la società civile che si è mossa in questi giorni e ha dimostrato una grande solidarietà”.
In particolare, le organizzazioni di United4Med, che hanno dato il loro supporto, e “tutte le persone che si sono rese disponibili su ogni livello, dai porti al cibo. Per noi significa tantissimo perché dimostra che c’è un’Europa diversa”.
“Siamo contenti di poter finalmente liberare le persone che sono imprigionate da quasi 20 giorni a bordo. Ci rendiamo conto dello sforzo di Malta che non può farsi carico degli sbarchi di tutte le navi soccorse anche al di fuori della propria area Sar. Crediamo che sia responsabilità degli Stati membri trovare un accordo sulla redistribuzione, ma non è possibile aspettare 20 giorni per uno sbarco perché non riescono ad accordarsi”.