Rom, 21 Luglio: in 4 anni 12,7 milioni per gli sgomberi. "Superare i campi"
Per l'associazione superare definitivamente i campi rom a Roma si può e si deve fare. Il cambio del paradigma, dovrà fondarsi su due assi: l'abbandono dell'approccio etnico e il passaggio ad una programmazione territoriale specifica per ogni insediamento
Superare definitivamente i campi rom a Roma? Secondo la 21 Luglio si può e si deve fare. Il cambio del paradigma, spiega l'associazione durante una conferenza stampa alla Camera, dovrà infatti fondarsi su due assi: l'abbandono dell'approccio etnico e il passaggio ad una programmazione territoriale specifica per ogni insediamento da superare secondo un modello più partecipativo possibile. Quindi, l'eliminazione dell'Ufficio speciale rom, le politiche speciali e avviando uno stretto rapporto tra i vari quartieri e le comunità che vivono nei campi.
"L'errore degli ultimi anni - ha detto il presidente della 21 Luglio, Carlo Stasolla - è stata quello di considerare gli abitanti dei campi rom dei 'disabili sociali', bisognosi di interventi rieducativi su base etnica. Si è così andato strutturando un sistema di interventi inefficiente ma anche estremamente costoso. Basti pensare che negli ultimi 4 anni, sono stati impegnati circa 12,7 milioni di euro per la fuoriuscita dei rom dai rispettivi insediamenti e ben l'85% è stato speso solo per il personale coinvolto, ovvero circa 11 milioni di euro".
"L'operato di questa amministrazione, alla fine- ha aggiunto Stasolla- è sfociato quasi esclusivamente in sgomberi forzati, anch'essi dal forte impatto sulle casse del Comune, come avvenuto negli ultimi due insediamenti chiusi: quello del Camping River nel 2018 e quello del Foro Italico, nel 2020. Tale fallimento è stato accompagnato da un atteggiamento di sfiducia delle famiglie rom nei confronti delle istituzioni e dalle forti critiche sollevate da numerose associazioni".
"Oggi se i campi si stanno svuotando- ha detto ancora Stasolla all'agenzia Dire- è perché le famiglie stanno andando autonomamente verso le case popolari o perché le azioni di sgombero le portano sulla strada". A questo proposito, esempio fu lo sgombero del Camping River: "Ad oggi, insieme a quello del Foro Italico, sono gli unici campi chiusi. Oltre 300 persone da un parte e 150 dall'altra sono finite in strada". (DIRE)