Povertà, con “Nessuno Escluso” da Emergency aiuti a 5 mila famiglie
Il progetto di Emergency per rispondere alla povertà causata dal Covid-19 non si ferma. Presente a Roma, Milano, Piacenza, Napoli, Catanzaro e ora anche Varese e Catania, l'iniziativa ha visto distribuiti ogni settimana pacchi alimentari e mensilmente kit per l'igiene. Oltre mille i volontari coinvolti
A distanza di un anno dalla sua partenza non si ferma Nessuno Escluso, il progetto di Emergency che prevede la distribuzione gratuita di pacchi alimentari e beni di prima necessità per far fronte alle nuove povertà causate dalla pandemia. Presente in sette città italiane, Roma, Milano, Piacenza, Napoli, Catanzaro e ora anche Varese e Catania, da maggio 2020 a oggi il programma aiuta oltre 5 mila famiglie in difficoltà economica, che hanno ricevuto gratuitamente 130mila pacchi tra alimentari (oltre 110mila) e per l’igiene (più di 24mila).
Pasta, pomodoro, latte, olio, e altri generi alimentari a lunga conservazione, ma anche detersivi, dentifrici, saponi: ogni famiglia riceve settimanalmente uno o più pacchi alimentari a seconda del numero di componenti, a cui si aggiungono i pacchi mensili con prodotti per la pulizia della casa e per l’igiene personale.
“Secondo l’Istat, l’anno scorso 5,6 milioni di persone si sono trovate in una condizione di povertà assoluta. Nel caso dei beneficiari del progetto Nessuno Escluso, il loro reddito è stato ridotto di più della metà nell’84% dei casi – spiega Rossella Miccio, presidente di Emergency – Si tratta di famiglie numerose (il 59% è composta da 4 o più persone), anziani soli, giovani precari, lavoratori di settori gravemente penalizzati dalla crisi. Questo intervento va oltre il nostro ambito sanitario per aiutare queste persone a far fronte ai propri bisogni in maniera dignitosa, diffondendo un messaggio di solidarietà”.
Finora sono stati coinvolti più di 1.100 volontari, in parte di Emergency e in parte di associazioni e realtà locali presenti nelle diverse città. “Una persona che non ha mai chiesto aiuto non ha idea di chi contattare. Per questo, in un momento complicato, si affida a chi gli è più vicino, come il comitato di quartiere o la piccola associazione - spiega Marco Latrecchina, responsabile nazionale del progetto-. E proprio grazie a questa rete informale, ma capillare sul territorio, Emergency è stata in grado di entrare in contatto con chi si trovava in stato di bisogno e di agire tempestivamente. Nella sola Milano, grazie alla collaborazione con le Brigate Volontarie per l’Emergenza, più di 700 volontari hanno consegnato fino ad ora oltre 68 mila pacchi alimentari.”.