“Posso cantare Stardust con te?”. Intervista esclusiva alla giovane Rita, non vedente, che ha cantato sul palco con Mika

"La musica è il mezzo più potente che ho tra le mani per raggiungere le persone e trasmettere loro messaggi di positività e di speranza", dice Rita. E tutto questo lo ha scoperto seguendo Mika.

“Posso cantare Stardust con te?”. Intervista esclusiva alla giovane Rita, non vedente, che ha cantato sul palco con Mika

“You were the tunder/ I was the rain/ I wanna know/ If I’ll see you again”. 

È notte quando, nella Cava del Sole “David Sassoli” di Matera, l’aria inizia a riempirsi delle note di “Stardust”. Fin dalle prime battute un unico grande coro. Mika dal palco e migliaia di persone dal grande teatro a cielo aperto che sorge alle porte della città lucana, dove sono arrivate sabato scorso, 15 luglio, per partecipare ad uno dei sei concerti italiani del tour mondiale del cantautore libanese.

Ad un certo punto, in mezzo alla folla le mani di una giovane ragazza allungano verso il cielo un cartellone. “Posso cantare Stardust con te?”. 

Mika nota il cartellone e con la mano fa un cenno, quasi a chiedere a quella domanda che ondeggia a ritmo di musica, di pazientare ancora un po’. Le mani non demordono e alzano ancora più in alto il cartellone. Chi è attorno, con emozione, dice “lo ha letto”, mentre il cantautore dal palco continua a tenere gli occhi fissi su quelle mani. Ad un certo punto interrompe il brano. La band continua a suonare la melodia mentre lui inizia a leggere diversi cartelli. Fino ad arrivare a quelle mani. “Poi c’è un altro – dice al microfono – di fronte a me, ‘Posso cantare Stardust con te?’”.

“Allora ti chiedo una cosa. Sì o no: canti bene?”. A rispondere è un coro di voci che circondano quelle mani tenacemente tese verso il cielo: “Sì!”. Sul volto di Mika si accende un sorriso, mentre le sue mani invitano salire sul palco. Ma dalla platea nessuno si muove. Il gesto d’invito si ripete nuovamente. “È una non vedente”, grida dalla platea Massimo, l’accompagnatore della giovane. Mika fa allora un cenno ad uno dei tecnici, invitandolo ad accompagnare la fan sul palco. “Mi raccomando – incalza scherzando Mika – se non canti bene, siamo fottuti, capito?”.

Una manciata di secondi ed ecco che Rita Di Cugno sale sul palco. Uno scricciolo accanto al cantautore libanese, che supera il metro e 90 di altezza. 

Mentre alla ragazza vengono sistemati gli auricolari e viene dato un microfono, Mika la prende per mano e le chiede: “Come ti chiami?”. “Rita”. “Rita ciao”. La folla esplode in un grido di gioia e lui le dice: “Aspetta qua un attimo”. E corre a indossare la giacca del completo rosa, che poco prima aveva tolto a causa del gran caldo.

Quello che è accaduto subito dopo è una meraviglia che decine di migliaia di persone in questi giorni hanno visto e ascoltato sui social, dove video e reel sono rimbalzati da TikTok a Instagram per arrivare a Facebook, divenendo virali nel giro di poche ore. 

“Quando mi hanno fatto salire sul palco ero molto agitata – racconta oggi Rita al Sir –. Ma non appena Mika mi ha preso il braccio per aiutarmi a salire i gradini, ho percepito un’energia incredibile. Lo sentivo vicino a me anche quando non mi teneva per mano. Ho avvertito una forte connessione tra noi, una cosa che non ho mai sperimentato prima. È stato lui ad aiutarmi a vivere quel momento, che per me è il più bello della mia vita, a 360 gradi. È stato lui che mi ha permesso di vedere tutti i colori dell’arcobaleno”. 

Rita ha 22 anni e vive a Trani, in Puglia. Cieca dalla nascita, la musica ce l’ha nel sangue. “Ho iniziato a cantare giovanissima. Avevo 3 anni quando intonavo le canzoni dei cartoni della Disney. Da sempre la musica è stata per me un qualcosa di più di un semplice divertimento. Ho iniziato a sognare di poter arrivare a sempre più persone, ho capito che la musica è il mezzo più potente che ho tra le mani per raggiungere le persone e trasmettere loro messaggi di positività e di speranza”. E tutto questo lo ha scoperto seguendo Mika. “L’ho conosciuto nel 2013, quando è stato giudice a “X Factor” e da allora l’ho seguito sempre – ricorda –. Mi ha anche aiutata ad uscire da un periodo brutto. Frequentavo le scuole medie, non vivevo in un contesto che mi faceva sentire bene e non ero sicura di me stessa. Con la sua musica e le sue canzoni mi ha insegnato ad accettarmi per quello che sono e a guardare la vita con il sorriso. Perché, come dice lui, anche se c’è la pioggia, prima o poi ci sarà anche l’arcobaleno. Questa è stata la chiave che mi ha avviata alla musica e mi ha aiutata a superare le mie difficoltà. Mi sono appassionata a lui per la sua musica e soprattutto per la persona che è. Mika è un uomo di positività unica”.

Quattro sono i concerti del cantautore e showman libanese a cui Rita ha partecipato finora. Anche il cartellone che sabato scorso la giovane ha alzato al cielo ha una storia. “Nel febbraio 2020 Mika ha performato a Bari ed io, nonostante fossi influenzata e avessi 38 e mezzo di febbre, non ho voluto mancare all’appuntamento. Avevo preparato il cartellone per quell’occasione, ma poi la febbre mi ha frenata. Ho tenuto da parte quel cartellone per tre anni, fino a sabato scorso a Matera. 

La scelta del brano da parte di Rita non è stata casuale. “Da sempre avevo il sogno di cantare Stardust con lui – rivela la ragazza – perché questo voleva essere il mio modo per ringraziarlo, perché lui è riuscito a spargere polvere di stelle nella mia vita per molti anni e spero che questo mio regalo gli sia piaciuto”. A vedere con quale sorpresa l’artista libanese ascolta Rita cantare, possiamo tranquillamente dire che il regalo gli è piaciuto.

Quello che si è creato su quel palco, sabato scorso, è difficile da spiegare a parole. Le voci di Mika e di Rita si sono incontrate immediatamente, entrando in dialogo tra loro con immediatezza e spontaneità. “In tanti, in questi giorni, mi hanno chiesto come abbiamo fatto a cantare insieme così, senza fare alcuna prova – sottolinea Rita –. Ci potevano essere accavallamenti di voce, ma così non è stato. Anche la suddivisione del testo è nata lì, sul momento. Era diversa da quella della versione cantata nel 2012, nella finale di “X Factor 6”, insieme a Chiara Galiazzo. Io ho semplicemente seguito le emozioni che mi trasmetteva lui e abbiamo cantato”.

Mentre le note di Stardust arrivano alle battute finali, Mika alza al cielo la mano di Rita per chiedere l’applauso del pubblico, che non tarda a venire. Rita sulla punta dei piedi allunga le braccia al collo di Mika per un lungo grande abbraccio. “Mi ha detto: ‘Sei stata proprio brava’ – racconta la giovane – e io non sono riuscita a dirgli nient’altro che ‘Ti voglio tanto bene’”.

“Non riesco ancora a crederci – aggiunge –, ma ora sono sicura che i sogni possono diventare realtà”. 

“I could put a little stardust in your eyes/ Put a little sunshine in your life”. “Potrei mettere un po’ di polvere di stelle nei tuoi occhi/ far entrare la luce del sole nella tua vita/ Dammi un po’ di speranza e io farò lo stesso con te”.

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Fonte: Sir