Portare nel web il messaggio di Gesù. Ecco gli evangelizzatori digitali

A pochi giorni dall’avvio della 16a assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, culmine di un lungo percorso che ha coinvolto la Chiesa e le società nel mondo nel loro complesso, venerdì 22 e sabato 23 settembre si sono trovati a Roma poco più di trenta “Missionari digitali italiani”.

Portare nel web il messaggio di Gesù. Ecco gli evangelizzatori digitali

Tra loro nomi di primissimo ordine del “web cattolico” italiano: preti youtuber come don Alberto Ravagnani o star di Twitter come don Dino Pirri, ma anche giovanissimi come l’instagrammer Francesca Parisi, il fumettista e apologeta Salesalato, i musicisti dei The Sun, la “media nun” suor Naike Monique Borgo e tanti altri ancora. L’iniziativa è stata organizzata dal Gruppo sinodale “La Chiesa ti ascolta”, l’equipe di persone che costituisce il continente digitale del Cammino sinodale, accompagnata dal dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e della Conferenza episcopale italiana. Si tratta di un’esperienza che ha coinvolto persone in tutto il mondo e ha ottenuto il riconoscimento e l’accreditamento da parte della segreteria del Sinodo. Il Gruppo sinodale mondiale de “La Chiesa ti ascolta” avrà anche una dei suoi componenti, suor Xiskya Valladares, come madre sinodale con diritto di voto. La due giorni, 24 ore di preghiera, riflessione, confronto, laboratorio e immersione serale nella cappella Sistina e nei musei Vaticani, ha permesso di dare un volto e una fisicità ad avatar e username così frequenti nella quotidianità di chi frequenta la sfera ecclesiale digitale. Tra le consapevolezze maturate, la più importante è la dimensione di missionarietà di chi si impegna nella diffusione del vangelo tra siti e social media, la missione di trasmettere una parola già ricevuta e già trasmessa dalle generazioni precedenti. «Chi fa parte del gruppo – commenta Rosy Russo, madrina dell’esperienza – sente forte la chiamata a portare la tenerezza e l’amore di Dio anche in rete, ciascuno con i suoi doni e i suoi carismi, con l’augurio di uscire e arrivare alle periferie esistenziali delle persone». Aggiunge Fabio Bolzetta, presidente dell’associazione WebCattolici Italiani: «Incontri come questo ci hanno ricordato quanto sia reale la presenza nel digitale di tanti cristiani, un grande entusiasmo di tante iniziative, spesso, personali in cammino per essere sempre di più a servizio delle Chiese e in piena armonia e comunione. Ora la sfida è di poter essere rete nella Rete». Il più giovane, Nicola Camporiondo di Vicenza, tiktoker con 92 mila follower, ha solo 17 anni: «Dopo la prima pandemia, riscoprendo la vita di parrocchia e vedendo che non c’erano giovani, mi sono detto che se i giovani non sono qui è perché sentono parlare di Dio solo a catechismo, mentre in famiglia non l’hanno conosciuto abbastanza». Camporiondo ha iniziato a raccontare la sua fede nel gennaio 2021, rispondendo alle domande di tanti ragazzi che «si sentono pesci fuor d’acqua, non capiti da questo mondo». Il raduno romano «è stata una bella esperienza di comunione»: «è bello vedersi riuniti con lo scopo di essere davvero evangelizzatori, non che i social diventino l’unico luogo dove maturare la fede ma che questa fede raccontata sui social possa essere accompagnata anche nella vita di tutti i giorni, nella quotidianità e nella vita in parrocchia. Mi porto a casa un desiderio grande di migliorare in questa mia opera e anche una grande consapevolezza di avere una forte responsabilità in quello che faccio».

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