Pontevigodarzere. La festa delle relazioni

Pontevigodarzere La comunità si ritrova, dal 23 al 27 giugno, per il patrono san Giovanni Battista. Tante occasione soprattutto per stare insieme

Pontevigodarzere. La festa delle relazioni

Più di una cinquantina di volontari che si impegnano a stare bene fra di loro per far star bene la comunità: questo uno degli obiettivi della festa della parrocchia di San Giovanni Battista di Pontevigodarzere, che si tiene dal 23 al 27 giugno e che ricorda il suo santo patrono questa domenica con la celebrazione delle ore 11. «Diciamo festa di comunità e non sagra – sottolinea Marzia Vettore del consiglio pastorale parrocchiale e volontaria della San Vincenzo – non solo per cambiare un nome, ma per dare un senso diverso, come ci tiene a ribadire il nostro parroco, don Massimo Barotto. È un ritrovarsi al di fuori delle solite modalità in un momento di leggerezza, con un clima di gioia e serenità». E così in programma non ci sono le tipiche serate di balli e musica, ma, oltre allo stand gastronomico, una serie di appuntamenti per valorizzare le relazioni umane e il bello che la comunità offre, così da rafforzarne il senso e allo stesso tempo promuoverla e coinvolgere i diversi gruppi. Sul palco quindi venerdì sera ci sono ragazzi di Pontevigodarzere dalla terza media all’università che suonano o cantano, mentre sabato pomeriggio un laboratorio di riciclo in collaborazione con le famiglie dell’iniziazione cristiana e le cooperative Polis Nova, Gruppo R e Gruppo Polis. Le catechiste hanno anche lanciato l’idea del mercati no dell’usato, domenica 25 alle 18, il cui ricavato va alla parrocchia. «È una strategia per coinvolgere e rinforzare le relazioni fra famiglie – spiega Roberto Masetti, animatore, direttore del coro, membro del consiglio pastorale parrocchiale e fra gli organizzatori della festa – Una delle direzioni che ci siamo dati è puntare su bambini e ragazzi, che hanno il potere fortissimo di invogliare le famiglie. L’intento è far sentire alle famiglie che la comunità è un posto per loro. Per gli adolescenti invece giochiamo sulla responsabilità: oltre a fare servizio ai tavoli, infatti, martedì sera gli animatori dell’Acr organizzano un laboratorio teatrale, un breve workshop per bambini che si conclude con spettacolo per i genitori e per la comunità». Il lunedì invece, su iniziativa di una parrocchiana, è la giornata dedicata alla pizzica e alla puccia pugliese, il tipico pane da farcire: alle 18.30 il laboratorio di pizzica con il gruppo “loppostodellaviolenza” e alle 21 si mette in pratica tutti insieme. «Una festa piccola – conclude Masetti – che non porta grandi guadagni, ma che punta alle relazioni. I volontari sono lo zoccolo duro della festa, insieme stiamo bene, abbiamo condiviso gli obiettivi dell’appuntamento, abbiamo cercato di fare un lavoro di squadra per creare prima di tutto un bel clima fra di noi e poi per far stare bene la comunità, in semplicità, con piccoli eventi, ma che possano far sentire coinvolti e partecipi tutti».

Up Guizza

Nell’ambito della festa dell’unità pastorale alla Guizza sono stati inseriti alcuni momenti di incontro con l’autore,
«ritenendo importante l’aspetto culturale per far crescere la sensibilità comunitaria» sottolinea il parroco, don Silvano
Trincanato. Per la tre-giorni di festa che è prevista nella parrocchia del Bassanello «e che vorrebbe essere particolarmente attenta a favorire l’incontro anche con persone provenienti da altri Paesi ma residenti nel territorio delle tre parrocchie, che spesso fanno riferimento alle proprie comunità etniche ma tante volte si intrecciano con la vita della comunità parrocchiale, è stato invitato Johnny Dotti, formatore sociale (il 30 giugno alle 18.30 in centro parrocchiale). La sua riflessione sull’essere comunità generativa ci sembra quantomai adeguata al tempo che stiamo
vivendo, anche per quanto riguarda la vita spirituale e cristiana. Già incontrato più volte, anche lo scorso anno
all’incontro diocesano delle famiglie, ha offerto suggestioni capaci di allargare lo sguardo. Gli abbiamo chiesto di aiutarci a ragionare sull’essere città e comunità cristiane generativa». Domenica 25 giugno, invece, alle 18 ai Santi Angeli Custodi (via delle Scuole 6), interviene Guido Maragoni su “Guardiamo verso l’alto per andare verso l’altro”.

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