Pontelongo. Torna la processione, evento molto sentito
Questo fine settimana torna la tradizione Festa del Voto a Pontelongo, giunta alla 347a edizione.
Nel 1676, il paese venne colpito da una pestilenza e per chiedere la liberazione dalla malattia, la comunità civile e quella religiosa formularono un voto alla Madonna, che da allora viene rinnovato ogni anno la prima domenica di maggio. La giornata è tradizionalmente scandita da una serie di manifestazioni religiose il cui culmine è rappresentato dalla processione che si snoda lungo le vie del paese e prosegue con l’attraversamento del fiume effettuato grazie a un ponte di barche costruito per l’occasione. La folla di fedeli attraversa il Bacchiglione dopo che l’effigie della Madonna, trasportata da portatori scalzi, ne ha benedetto le acque. Il voto, principalmente legato alla processione, dal lontano 1676 non è mai venuto meno, mentre la costruzione del ponte di barche, per diversi motivi storici, avvenne a periodi alterni, per poi cessare definitivamente qualche anno fa.
Sabato 6 maggio alle 20.45 nella chiesa di Pontelongo si tiene un incontro di preparazione dal titolo “Il voto, fede e storia di una comunità: 347° anniversario” con due voci pontelongane: Andrea Nante, direttore del Museo diocesano di Padova e storico dell’arte, ed Elide Siviero, collaboratrice dell’Ufficio diocesano per il catecumenato. Domenica 7 alle 10.30 è in programma la messa solenne animata dalla corale Jubilate Deo di Roncaglia, mentre alle 16 si svolge la processione del Voto presieduta da mons. Giampaolo Dianin, vescovo di Chioggia. Sul ponte davanti al municipio viene realizzata per l’occasione una originale infiorata con i granelli di zucchero colorati, provenienti dal locale zuccherificio. «Per i pontelongani – evidenzia il parroco, don Carlo Pampalon – la celebrazione del Voto è una ricorrenza molto attesa e viva, che anche le giovani generazioni sentono molto. L’esperienza del Covid ci dice che dobbiamo affidarci con fede al Signore, attraverso sua madre, Maria Santissima».