Piovega. Dedicazione della chiesa domenica 25 giugno alle 9.30: il rito non era stato ancora celebrato

Piovega. La chiesa parrocchiale ha più di cinquant’anni, ma ancora non è stato celebrato il rito di dedicazione. Lo fa questa domenica, alla messa delle 9.30, il vescovo Claudio. Tutti invitati!

Piovega. Dedicazione della chiesa domenica 25 giugno alle 9.30: il rito non era stato ancora celebrato

Sono invitati proprio tutti domenica 25 alle ore 9.30: a Piovega, nell’unità pastorale di Piove di Sacco, il vescovo
Claudio presiede la messa con il rito della dedicazione della chiesa parrocchiale, a più di cinquant’anni dalla sua inaugurazione. L’invito è giunto in ogni casa portato da ragazzi e chierichetti, proprio a sottolineare l’importanza della presenza di tutti: «Vogliamo che tutta la comunità sia presente – spiega don Giuliano Piovan, amministratore parrocchiale – e quindi per evitare che qualcuno sia occupato in cucina o ad allestire tavoli abbiamo optato per una festa semplice: nessun pranzo, ma un aperitivo». La chiesa di Piovega era stata costruita nel 1970, ma i lavori non erano terminati e quindi si era deciso di attendere per la dedicazione. Per i cinquant’anni, nel 2020, ci si è resi conto che non c’era ancora stata la celebrazione e la data ipotizzata era il 6 settembre, poi riprogrammata a causa del Covid. A fare da cornice alla celebrazione, la sera prima ci sono i vespri della dedicazione e poi viene allestita una mostra fotografica con le tappe legate alla vita della comunità e a momenti vissuti in chiesa come il primo matrimonio o il primo battesimo. A preparare la giornata, il 21 maggio oltre cinquanta parrocchiani si sono messi in gioco per realizzare lo spettacolo “La nostra chiesa”, facendo riscoprire il valore e il significato della propria chiesa, condotti dai dialoghi tra un “nonno” e la sua “nipotina”. Hanno così ricordato che la chiesa è luogo dei sacramenti, è legata al patrono, ma è anche il luogo dove si può fare servizio e accompagnare i nostri cari nell’ultimo saluto. «La celebrazione della dedicazione – sottolinea don Piovan – è una liturgia ricca di gesti e parole che aiutano i fedeli a entrare nel mistero della presenza di Dio che abita in mezzo a noi. Si inizia all’esterno, a porte chiuse. Il vescovo riceve il benvenuto da un membro del consiglio pastorale e apre le porte della chiesa. Fra i tanti segni c’è la consegna del lezionario ai lettori, le litanie dei santi, la preghiera di dedicazione. Viene cosparso l’altare e quattro punti della chiesa con il crisma. L’altare è preparato da diversi membri della comunità, dai catechisti, da una famiglia. Viene poi bruciato l’incenso sopra l’altare». Tanti momenti che sottolineano il senso di appartenenza. «Questa dedicazione ha un valore aggiunto: la ricchezza di segni e gesti ci aiuta a rinnovare la nostra fede, è garanzia di avere Dio fra di noi». Dal 26 giugno, poi, nell’up prendono avvio i centri estivi sostenuti anche dal Comune: cinque settimane di attività nelle diverse parrocchie con una trentina di animatori maggiorenni, 120-130 aiuto animatori e più di 450 bambini. Al termine un’ottantina di giovani parteciperà alla Gmg e poi ci saranno i vari campiscuola per le diverse fasce d’età.

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