Padova Jazz Festival, venticinque anni di incontri, emozioni, libertà

Dal 2 al 19 novembre torna a Padova il Jazz Festival con eventi musicali al centro culturale San Gaetano, al teatro Verdi, a palazzo Liviano, al Caffè Pedrocchi, nell’ex chiesa di Sant’Agnese. Tra i big, in questo 25° appuntamento, Irene Grandi, Fabrizio Bosso e Bill Frisell

Padova Jazz Festival, venticinque anni di incontri, emozioni, libertà

È da un quarto di secolo che, una volta all’anno, la città del Santo diventa il festoso e appassionato crocevia di esperienze jazzistiche vicine e lontane, nel tempo e nello spazio, dando risalto alle tradizioni più consolidate e alla vocazione di un genere in continua trasformazione, pronto a raccogliere e assorbire i fermenti creativi di ogni scenario artistico e culturale: una fotografia puntuale che “ferma” qualcosa che per natura è inarrestabile, eppure da sempre altrettanto riconoscibile in tutte le sue manifestazioni. «Quando non sai cos’è, allora è jazz» scriveva Alessandro Baricco nel suo celebre romanzo Novecento, una frase emblematica che descrive al meglio l’inafferrabilità del genere, il suo “linguaggio esoterico” che comunque, da piccoli locali o grandi palchi, parla indiscriminatamente a chiunque desideri ascoltare, trasmettendo un senso e un desiderio di libertà unici. Un mondo sonoro che il Padova Jazz Festival, da venticinque anni vetrina dedicata fra le più importanti su scala non soltanto nazionale, ha fatto suo come passione e impegno e che quest’anno prevede un festeggiamento particolare, diffuso in numerose sedi cittadine, da quelle blasonate, come il Teatro Verdi e la Sala dei Giganti a Palazzo Liviano, a luoghi dalla spiccata connotazione architettonica, quali l’ex chiesa di Sant’Agnese, il Caffè Pedrocchi, l’aula Rostagni dell’università di Padova e il centro culturale Altinate-San Gaetano. È attraverso questi scenari che si snoderà la ricca proposta degli appuntamenti in programma dal 2 al 19 novembre, chiamando in causa nomi del jazz statunitense, europeo e italiano. L’Auditorium del San Gaetano accoglierà il trittico iniziale di date, a cominciare dall’inaugurazione ufficiale di giovedì 2 novembre alle 21, con l’organico internazionale misto del Trio Grande, formato dal sassofonista inglese Will Vinson, il chitarrista israeliano Gilad Hekselman e la new entry americana Nate Wood, alla batteria. Il giorno seguente toccherà al progetto Dialogue’s Delight del duo composto dalla pianista e cantante tedesca Olivia Trummer e il batterista Nicola Angelucci, con il featuring del fisarmonicista Luciano Biondini. Sabato 4 novembre si esibirà il trio del compositore e pianista statunitense Emmet Cohen (vincitore dell’American Pianists Award 2019), con Joey Ranieri al contrabbasso, e Joe Farnsworth alla batteria. Della seconda densa settimana di programmazione si segnalano il trio del pianista Joey Calderazzo, con l’aggiunta di Miguel Zenón al sax (il 9 novembre alla Sala dei Giganti) e il Greg Osby, Florian Arbenz & Arno Krijger Organ Trio, il 10, in aula Rostagni al Bo; ancora al San Gaetano, sabato 11 novembre, il Bonisolo-Carnovale-Conte-Nemeth Quartet. Sono poi attesi al Teatro Verdi, nelle serate dal 16 al 18 novembre, tre protagonisti di fama, in ordine di esibizione: Irene Grandi, Fabrizio Bosso e Bill Frisell. La Grandi, nota in particolare al mondo della canzone italiana ma forte di un’esperienza in diversi ambiti che l’ha vista militare anche nella tradizione afroamericana di jazz e blues, tornerà ai suoi esordi col progetto “Io in blues” in compagnia di Max Frignani (chitarra), Gianluca Tagliavini (organo Hammond), Piero Spitilli (basso elettrico) e Fabrizio Morganti (batteria). Il quartetto del trombettista Fabrizio Bosso - con Julian Oliver Mazzariello (pianoforte e piano elettrico), Jacopo Ferrazza (contrabbasso e basso elettrico) e Nicola Angelucci (batteria) - porterà il programma We Wonder dedicato ai brani più rappresentativi del genio di Stevie Wonder, rivisitati secondo il virtuosismo e la cifra stilistica per cui sono noti la formazione e il solista, rimanendo quindi aderenti a una visione jazz. Sabato 18 novembre Bill Frisell, chitarrista e compositore statunitense fra i più importanti della sua generazione, capace di spaziare ovunque e rivisitare brani delle più distanti tradizioni, dal jazz alla musica da film, passando per il folk e il rock, si esibirà insieme a Thomas Morgan (contrabbasso) e Rudy Royston (batteria). Tutti i concerti citati hanno inizio alle ore 21, informazioni al sito www.padovajazz.com.

Nell’ex chiesa di Sant’Agnese in scena le donne del jazz
Vanessa-Tagliabue

Novità di questa edizione sono gli appuntamenti pomeridiani con il mondo del jazz al femminile de “Il pomeriggio delle signore (del jazz)”, che si tengono nell’ex chiesa di Sant’Agnese (fondazione Peruzzo), in via Dante Alighieri, 63. Tre le performance attese: Vanessa Tagliabue Yorke, il 16 novembre, Patrizia Conte, il 17, e Francesca Tandoi Trio, sabato 18 novembre.

Codevigo, il 4 novembre concerto lirico

L’ospite d’onore sarà Katia Pellegrino, soprano dalla lunga carriera, con studi a Venezia, Mantova e Milano. Il concerto si tiene in onore di san Zaccaria, patrono di Codevigo, alle 20 nella sala polivalente comunale. Ingresso libero.

Salotto Musicale il 9 novembre Mozart e Rossini

A palazzo Sambonifacio, Padova, proseguono gli appuntamenti musicali pomeridiani (ore 18). Il prossimo sarà giovedì 9 novembre dal titolo Mozart: musica ‘assoluta’ e teatro con ascolti, visione ed esempi dal vivo, da opere di Mozart e Rossini.

Fabio Velo Dalbrenta

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