Orfani di femminicidio: oltre 1,7 milioni di euro per sostenerli
Orphan of femicide invisible victim è uno dei 4 progetti selezionati da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Prevede supporto psicologico, legale e economico
Un partenariato di 9 centri antiviolenza, 2 università, 4 tra centri specialistici, di ricerca e di formazione professionale, 2 enti del terzo settore e 2 enti pubblici porterà nel territorio del nord est un nuovo approccio al fenomeno degli orfani di femminicidio. Bambini e bambine, ragazzi e ragazze e le loro famiglie affidatarie che in questi anni sono stati lasciati soli dopo la morte violenta della madre causata dal padre o da un famigliare. Centinaia di minori invisibilizzati e non considerati dal nostro sistema di welfare. Una conseguenza questa della scarsa rilevanza politica che nel nostro paese ricopre il tema della violenza maschile sulle donne.
Orphan of Femicide Invisible Victim (Orfani di femminicidio Vittime Invisibili) è uno dei 4 progetti selezionati da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, attraverso il bando “A braccia aperte”. Promosso dalla cooperativa sociale Iside, il progetto opererà in 5 regioni (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Trentino-Alto Adige, e Veneto) e coinvolge 19 partner di 6 regioni (Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Trentino-Alto Adige, e Veneto). Inoltre ha già coinvolto più di 40 stakeholders ovvero sostenitori del progetto, importanti istituzioni pubbliche e realtà private.
I Centri Antiviolenza grazie alla loro conoscenza approfondita della violenza sulle donne e la loro consolidata metodologia, basata sempre su progetti personalizzati, saranno attori chiave in tutte le azioni previste. Obiettivo dei Centri antiviolenza sarà portare nel lavoro di rete multidisciplinare uno sguardo che consideri sempre le origini e la natura del fenomeno oggetto del progetto, proponendo un modello flessibile e individuale di intervento a beneficio di ciascun orfano e delle famiglie affidatarie.
Il progetto, che avrà la durata di 48 mesi e una dotazione finanziaria di1.750.000 euro, prevede tra le attività un sostegno concreto agli orfani attraverso l’attivazione di percorsi di sostegno psicosociali, la consulenza legale, il sostegno allo studio e l’accompagnamento all’inserimento lavorativo; l’attivazione di un modello di intervento rapido e tempestivo nei momenti immediatamente successivi all'episodio violento sia nei confronti dei minori, della famiglia, sia verso la comunità circostante. Sarà data grande importanza alla formazione al fine di costruire una rete di professionisti competenti e con capacità relazionali ed empatiche. Infine particolare attenzione verrà dedicata alla promozione di misure di sostegno alla famiglia affidataria nella relazione con l’orfano e nella gestione delle esigenze materiali. Per raggiungere la popolazione e sensibilizzare l'opinione pubblica sul fenomeno sono inoltre previste campagne mediatiche ed eventi nei diversi territori coinvolti. L’obiettivo comune a tutti i partner coinvolti è quello di rispondere ai bisogni psicosociali degli orfani di femminicidio, di non lasciarli più in solitudine e di costruire attorno a loro una comunità accogliente e responsabilizzata.
I partner del progetto Orphan of Femicide Invisible Victim sono: Casa delle donne per non subire violenza-Bologna, Centro Donna Giustizia-Ferrara, Angelo Pescarini Scuola Arti e Mestieri-Ravenna, Comune di Bologna, Azienda Asl Bologna (Emilia-Romagna), Associazione Voce Donna-Pordenone (Friuli-Venezia-Giulia), Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate-Milano, Cerchi d'Acqua coop.soc.-Milano, Istituto Minotauro - Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca, E.D.I Educare ai diritti dell’infanzia cooperativa sociale (Lombardia), Centro Veneto Progetti Donna-Padova, Cooperativa soc. Iside-Venezia, Ass. Belluno-Donna, Rel.Azioni Positive scs, Coop Vite Vere Down Dadi, Fondazione "Emanuela Zancan" onlus Centro Studi e Ricerca Sociale (Veneto), Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Associazione Coordinamento Donne onlus (Trento).