Mortise. Il teatro Excelsior riapre per tutti
Mortise. Chiusa dai primi anni Ottanta, la sala parrocchiale rinasce dopo un delicato lavoro di recupero come spazio di incontro e relazione grazie alla cultura. Domenica 1 l'inaugurazione con il vescovo Claudio.
Ci sono voluti quasi quarant’anni per riaprirlo, ma l’attesa è valsa la pena, perché da qualche mese chi arriva al cuore pulsante della parrocchia lungo via Madonna della Salute a Mortise viene accolto, a lato dell’ampio piazzale, dal teatro Excelsior completamente rinnovato nella sua estetica razionalista, dettata dalle tendenze fasciste degli anni Quaranta quando venne costruito insieme all’adiacente patronato.
Ora la sala, che viene inaugurata dal vescovo Claudio domenica 1 luglio, si presenta come un vero e proprio biglietto da visita, bello e accogliente, per un quartiere popolare cresciuto alle porte della città che da tanto tempo lamentava l’assenza di un centro culturale propulsivo.
Dopo accorte valutazioni di carattere pastorale ed economico – vista la spesa di 850 mila sostenuta per il recupero totale della sala e coperta per due terzi da contributi pubblici – la parrocchia guidata da don Bruno Piccolo ha deciso di intraprendere la sfida, restituendo alla comunità parrocchiale, ma anche all’intero vicariato, un luogo versatile che possa accogliere concerti, conferenze, incontri e, con il tempo, spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche capaci di rivitalizzare le relazioni e il tessuto cittadino.
«Anche grazie al dialogo con la curia di Padova – precisa don Piccolo – abbiamo deciso di fare un passo per volta, interrogando una ventina tra realtà, parrocchie e associazioni del territorio sulla valenza di avere una sala di questo tipo a disposizione. Poi, con il tempo, quando diminuirà il debito, la parrocchia potrà pensare ad ampliare le opportunità con l’acquisto di un videoproiettore digitale, dello schermo e di altre attrezzature indispensabili per i pubblici spettacoli, ultimando i camerini sotto al palco per le compagnie teatrali e comprando qualche macchina per la rigenerazione dell’aria. Per il momento sentiamo di aver realizzato un sogno cullato da tempo...».
La Madonna della Salute, infatti, aveva soltanto una stanza del patronato, peraltro anch’esso completamente da recuperare, in grado di contenere fino a cinquanta persone. Troppo stretta per le esigenze di una comunità numerosa o per organizzare iniziative ed eventi capaci di attrarre pubblico. Adesso l’Excelsior è dotato di una sala che può accogliere fino a 260 persone con sedie removibili e la galleria è stata sistemata in modo da essere “isolata” all’occorrenza per piccole iniziative fino a cinquanta posti o addirittura, grazie all’insonorizzazione delle pareti, per prove con strumenti, visto che «tanti giovani – sottolinea don Piccolo – hanno espresso la necessità di avere uno spazio dove coltivare le proprie passioni musicali».
Il primo contributo al restauro è arrivato dalla Fondazione Cariparo per il miglioramento antisismico dell’edificio, realizzato in economia negli anni Quaranta – grazie a tanta gente volenterosa – dall’architetto Giuseppe Tombola (nota curiosa: il nipote Antonio ha concluso l’ultima parte dei lavori di restauro nei mesi scorsi). Sono state inserite sei capriate per il sostegno del tetto, risanati completamente i muri, rifatti bagni, impianti... Altri fondi sono giunti dalla Regione Veneto per il recupero della struttura considerata di valore storico e dal Comune di Padova che, in cambio, ha richiesto l’uso della sala per una trentina di eventi all’anno.
La programmazione culturale del nuovo spazio è già in cantiere con l’aiuto di un gruppo di giovani e di genitori che si sono appassionati all’idea di creare occasioni di incontro in parrocchia anche grazie alla cultura, alla musica, al teatro. «Abbiamo già ricevuto l’interesse da parte di tante compagnie. Stiamo valutando insieme una proposta che risponda alle nostre esigenze parrocchiali e che sia di vera qualità anche per le famiglie dell’intero quartiere».