Migranti. Sassoli: “Servono regole e politiche realistiche, Ue avanti con Patto”
L’intervento del presidente del Parlamento europeo alla presentazione del rapporto del Centro Astalli: “la Commissione europea ha proposto nuove misure per superare il sistema di Dublino, che guardano oltre la paura, con l'obiettivo di trovare un equilibrio tra solidarietà e responsabilità nella gestione dei flussi”
"Viviamo un tempo di grandi sfide, tra queste le migrazioni, sono una priorità assoluta, un fenomeno strutturale che la comunità internazionale deve saper affrontare con spirito unitario e solidale”. Lo sottolinea David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, in un videomessaggio inviato in occasione della presentazione del “Rapporto annuale 2021 - Un anno di attività e servizi in favore di richiedenti asilo e rifugiati” del Centro Astalli.
“Nel corso della pandemia da Covid si è ridotta la mobilità delle persone e quindi anche le richieste d'asilo sono drasticamente diminuite, ma le situazioni di crisi non si sono arrestate. - spiega Sassoli -. Per chi ha dovuto abbandonare la propria terra la pandemia è diventata un ulteriore ostacolo, un ulteriore crisi di protezione e sostentamento. Ecco perché il Centro Astalli, che festeggia i suoi primi 40 anni, svolge un ruolo importante: oltre a garantire cibo e alloggio a tanti rifugiati , promuove la cultura della pace, dell’accoglienza e della solidarietà".
A livello europeo, aggiunge Sassoli, serve uno sforzo coordinato e attraverso il Patto europeo per le migrazioni, la Commissione europea "ha proposto nuove misure per superare il sistema di Dublino, che guardano oltre la paura con l'obiettivo di trovare un equilibrio tra solidarietà e responsabilità nella gestione dei flussi. C’è molto ancora da fare.". Secondo il presidente dell'Europarlamento, " la pandemia ha rallentato questo processo, ma spero che i governi tornino a lavorare presto a una risposta che sia all'altezza di quei valori di umanità e società inclusiva alla base dell'Ue, e incoraggiati anche da Papa Francesco. Servono regole, dobbiamo lavorare in modo costruttivo su politiche realistiche".