Migranti. Calais, un aereo di Frontex pattuglierà il canale della Manica
La decisione al termine del vertice con i ministri di Francia, Olanda, Belgio e Germania, dopo l’ultima tragedia in cui hanno perso la vita 27 persone. Nessun riferimento a vie legali sicure
Un aereo di Frontex pattuglierà 24 ore su 24 il canale della Manica. Ad annunciarlo è stato il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin, alla fine del vertice di Calais, convocato insieme ai colleghi di Olanda, Belgio e Germania, dopo l’ennesima tragedia che ha interessato quel confine. La scorsa settimana, infatti, 27 persone sono morte in un naufragio nel tentativo di raggiungere le coste britanniche. L’aereo di Frontex, l’agenzia europea per il controllo delle frontiere, sarà impiegato a partire dal 1 dicembre.
Il vertice si è svolto senza la presenza di rappresentanti inglesi. Nell’ultima settimana, infatti i rapporti tra Francia e Inghilterra si sono fatti più tesi, proprio dopo l’ultima tragedia del mare, per un rimpallo di responsabilità sul mancato controllo delle partenze. Secondo le stime sono circa ventimila le persone che hanno provato ad attraversare il canale nell’ultimo anno. A metà novembre aveva fatto discutere la decisione della sede Decathlon di Calais di non vendere più attrezzatura nautica ai migranti per evitare nuovi attraversamenti.
La decisione dei ministri europei, dunque, è di continuare sulla strada di un rafforzamento del controllo delle frontiere con l’impiego di mezzi di Frontex per bloccare le partenze. Nessun riferimento a vie sicure e legali di ingresso. Eppure ha colpito l’opinione pubblica la storia di Maryam Amin, una giovane di vent’anni, tra le vittime dell’ultimo naufragio. La ragazza curda aveva deciso di intraprendere quel viaggio pericoloso per riuscire a ricongiungersi col fidanzato che vive in Inghilterra. Inutili erano stati i tentativi di ottenere un visto per prendere un aereo. Così la donna ha deciso di affidarsi ai trafficanti. Nell’ultimo messaggio inviato via Whattsapp al compagno ha scritto: “Imbarchiamo acqua, ma non preoccuparti, speriamo che qualcuno venga a soccorrerci. Ci vediamo presto”.