Migranti. “Accordo commerciale tra navi per il trasbordo”, indaga la Procura
Inchiesta a Ragusa sul trasferimento nel settembre scorso di 27 persone dalla nave danese Maersk Etienne alla Mare Jonio, dell’ong Mediterranea. L’accusa è favoreggiamento dell’immigrazione irregolare e violazione del Codice della navigazione
La procura di Ragusa ha aperto un’inchiesta su un episodio che coinvolge l’ong Mediterranea saving humans, che nel settembre scorso ha trasbordato 27 migranti dalla nave cargo Maersk Etienne. Secondo la procura ci sarebbe stato “un accordo di natura commerciale tra le società armatrici”. L’accusa è quella di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare e di violazione del Codice della navigazione.
L’episodio risale al 12 settembre, quando dalla nave commerciale di proprietà danese, adibita al trasporto bestiame furono trasferite le 27 persone salvate sulla nave italiana, dopo un mese di stallo. La procura spiega che “le indagini fin qui svolte, corroborate da intercettazioni telefoniche, indagini finanziarie e riscontri documentali hanno permesso di far emergere che il trasbordo dei migranti effettuato dall’equipaggio della Mare Jonio (che secondo l’accusa non aveva avuto indicazioni dalle autorità maltesi, competenti in quel tratto di mare ma che per oltre un mese si erano rifiutate prendere in carico la gestione del caso)” sarebbe avvenuto “solo dopo la conclusione di un accordo di natura commerciale tra le società armatrici delle due navi, accordo in virtù del quale la società armatrice della motonave Mare Jonio ha percepito un ingente somma quale corrispettivo per il servizio reso”.
La nave Mare Jonio è stata perquisita questa mattina e posta sotto sequestro. Da questa mattina sono in corso a Trieste, Venezia, Palermo, Bologna, Lapedona (FM), Mazara Del Vallo (TP), Montedinove (Ap) e Augusta (SR), le operazioni di polizia giudiziaria finalizzate a ricercare ed acquisire ogni elemento documentale e/o su supporto elettronico utile a comprovare i rapporti tra gli indagati e tra essi e la società danese armatrice della Maersk Etienne, nonché di eventuali altre società armatoriali.
Il salvataggio dei naufraghi era avvenuto il 5 agosto. Per circa 35 giorni il comandante Etienne, Volodymyr Yeroshkin, della nave ha chiesto un porto sicuro di sbarco. Come aveva raccontato lui stesso le persone a bordo era esauste e bisognose di assistenza. La nave, infatti, non era attrezzata per il salvataggio di persone.
Intanto in questi ultimi giorni si rincorrono le notizie di nuovi naufragi: secondo L’Oim (Organizzazione internazionale delle migrazioni) 15 migranti risultano dispersi in un naufragio avvenuto al largo della Libia. Altri 170 sono bisognosi di aiuto urgente tra Malta e Lampedusa. “Questa giornata difficile dimostra ancora una volta che è necessario rafforzare il sistema di ricerca e soccorso nel Mediterraneo” sottolinea in un tweet il portavoce dell’Oim Flavio Di Giacomo