Migranti: mons. Savino (Cei), “preoccupato da certe parole come accoglienza selettiva e carichi residuali. Qui si gioca la civiltà”
“Mi stanno preoccupando certe parole, e mi assumo la responsabilità di quello che dico. Ho paura e la mia coscienza è turbata quando sento parlare di “accoglienza selettiva”.
![Migranti: mons. Savino (Cei), “preoccupato da certe parole come accoglienza selettiva e carichi residuali. Qui si gioca la civiltà” Migranti: mons. Savino (Cei), “preoccupato da certe parole come accoglienza selettiva e carichi residuali. Qui si gioca la civiltà”](/var/difesapopolo/storage/images/media/openmagazine/il-giornale-della-settimana/articoli-in-arrivo/migranti-mons.-savino-cei-preoccupato-da-certe-parole-come-accoglienza-selettiva-e-carichi-residuali.-qui-si-gioca-la-civilta/5239762-1-ita-IT/Migranti-mons.-Savino-Cei-preoccupato-da-certe-parole-come-accoglienza-selettiva-e-carichi-residuali.-Qui-si-gioca-la-civilta_articleimage.jpg)
Non so cosa significa questo aggettivo. Come sono preoccupato quando sento parlare che questi immigrati o alcuni di questi immigrati sono ‘carichi residuali’. Qui a mio avviso si gioca la civiltà della globalizzazione, qui si gioca la democrazia matura a livello europeo”. Con queste parole, mons. Francesco Savino, vice presidente della Conferenza episcopale italiana, ha aperto questa mattina a Roma la nuova edizione del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes. “Se siamo qui a parlare del fenomeno migratorio degli italiani al Nord Italia o all’estero, lasciatemi dire che questi giorni ci sono altri fratelli e sorelle che vivono lo stesso fenomeno migratorio che dall’Africa stanno venendo in questo Paese. E quindi evidentemente se noi chiediamo per i nostri italiani atteggiamento di accoglienza, tolleranza, accompagnamento e integrazione ovunque i insorti italiani si trovano, altrettanto penso che dobbiamo utilizzare lo stesso vocabolario per i fratelli e le sorelle immigrati che vengono in Italia”.