Migranti e sgombero hotspot, “l’ordinanza Musumeci è illegittima e va impugnata”

In merito all’ordinanza del presidente della Regione Sicilia, parla il giurista Fulvio Vassallo Paleologo: “Stiamo assistendo alla degenerazione delle misure emergenziali che non riescono a ridurre la diffusione della pandemia, ma vengono sfruttate a fini elettorali”

Migranti e sgombero hotspot, “l’ordinanza Musumeci è illegittima e va impugnata”

Entro le ore 24 di oggi "tutti i migranti presenti negli hotspot e in ogni centro di accoglienza devono essere improrogabilmente trasferiti e/o ricollocati in altre strutture fuori dal territorio della Regione Siciliana, non essendo allo stato possibile garantire la permanenza nell’Isola nel rispetto delle misure sanitarie di prevenzione del contagio”. Recita così l’ordinanza firmata il 22 agosto dal presidente della Regione Nello Musumeci.

Sul testo si è espresso il giurista e docente in diritti umani, Fulvio Vassallo Paleologo. Che afferma: "L'ordinanza del presidente Musumeci è illegittima perché fonda il suo potere di 'soggetto attuatore' su delega del 3 febbraio 2020 da parte del Capo della Protezione civile, ma questo non lo autorizza ad esercitare i poteri di chiudere i centri di accoglienza e disporre trasferimenti di persone da una struttura ad un'altra”.
“Sono poteri che, invece, in base alla legge, spettano al Ministro dell'interno ed ai prefetti - sottolinea Fulvio Vassallo Paleologo -. Dunque si tratta di un ennesimo atto illegittimo commesso dal presidente della Regione Sicilia che va impugnato in sede amministrativa, ma che potrebbe avere risvolti penali per tutti coloro che vi danno esecuzione andando contro le leggi dello Stato".

"Il richiamo alla chiusura dei porti già prevista dal decreto interministeriale del 7 aprile scorso - continua -, quello firmato anche dal ministro Speranza, è doppiamente illegittimo perché lo stesso decreto interministeriale non assegna alcun potere di chiudere i porti ai presidenti di Regione e perché lo stesso decreto interministeriale è di per sé illegittimo, andando in violazione delle Convenzioni internazionali di diritto del mare che in forza dell'art.117 della Costituzione hanno rango gerarchico superiore e dunque prevalgono rispetto ai decreti interministeriali, neppure pubblicati peraltro in Gazzetta Ufficiale".

"Stiamo assistendo, purtroppo, alla degenerazione delle misure emergenziali che non riescono a ridurre la diffusione della pandemia - incalza ancora Vassallo Paleologo - ma vengono sfruttate a fini elettorali infliggendo un durissimo colpo allo Stato di diritto ed alla separazione dei poteri prevista dalla Costituzione. Se non farà ricorso il governo nazionale sarebbe tempo che intervenga direttamente la magistratura rispetto a provvedimenti amministrativi che possono avere anche effetti opposti rispetto a quelli propagandati ed agevolare colposamente la diffusione del contagio da Covid 19".

"Il governo ha anche la responsabilità di non avere cancellato i decreti sicurezza che hanno distrutto il sistema di accoglienza diffusa - conclude - e di non avere disposto trasferimenti aerei da Lampedusa. Inoltre, si è scontrato con i governatori delle regioni in mano alle destre che si sono opposti al trasferimento di migranti dalla Sicilia".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)