Mestre, vaccinate 60 persone senza fissa dimora
A presentarsi all’interno dei due ambulatori mobili dell’azienda sanitaria oggi anche persone indigenti, che usufruiscono abitualmente delle mense della città. Due su tre non erano in possesso di documenti sanitari, motivo per cui da settimane ormai l’Ulss 3 si era messa al lavoro riuscendo a superare l’ostacolo burocratico della somministrazione vaccinale in assenza di tessera sanitaria
Giornata di vaccini per 60 senza fissa dimora a cura dell’Ulss 3 veneziana, che oggi ha sottoposto a tampone e somministrato il siero anti-Covid a 60 persone.
A 50 di loro è stato inoculato il vaccino Moderna, poiché sotto i sessant’anni o risultati non idonei al vaccino a vettore virale in sede di anamnesi. Ai restanti ultrasessantenni è stato somministrato il monodose J&J. Nessun tampone è risultato positivo.
A presentarsi all’interno dei due ambulatori mobili dell’azienda sanitaria oggi anche persone indigenti, residenti o meno, che usufruiscono abitualmente delle mense della città. "Due su tre non erano in possesso di documenti sanitari, motivo per cui da settimane ormai l’azienda sanitaria si è messa al lavoro riuscendo a superare l’ostacolo burocratico della somministrazione vaccinale in assenza di tessera sanitaria", ha fatto sapere l'Ulss3 in una nota.
L’operazione è stata effettuata dalla squadra dell’Ulss 3 Serenissima, con l’aiuto dei volontari Caritas e della Protezione civile di Venezia. "Grazie alla collaborazione di diverse istituzioni, anche le persone più deboli ed emarginate non sono rimaste escluse dalla campagna vaccinale”, ha commentato soddisfatto il direttore dei servizi socio sanitari dell’Ulss 3 Massimo Zuin. In totale i senza fissa dimora nel territorio mestrino sono 170.
Giorgia Gay