Medici con l’Africa Cuamm. Un ospedale ricostruito è segno formidabile di pace

Medici con l’Africa Cuamm L’Ong padovana è attiva in molti Paesi come nella regione etiope del Tigrai per ricostruire ospedali a Shire

Medici con l’Africa Cuamm. Un ospedale ricostruito è segno formidabile di pace

Un Natale di pace è anche quello che si augurano i Medici con l’Africa del Cuamm, che invitano a costruirlo iniziando da azioni e piccoli gesti quotidiani. Ad esempio, trasformando la corsa ai regali in una scelta solidale, sostenendo concretamente il lavoro di medici e operatori in Africa. La nuova grande sfida lanciata al recente meeting annuale è la costruzione di una scuola per ostetriche a Bossangoa, in Centrafrica. Tra i luoghi dove l’ong è attiva, vi è il Tigrai, regione settentrionale dell’Etiopia martoriata dalle atrocità di una guerra civile che ha seminato violenza e miseria: si calcolano 500 mila vittime e un milione di sfollati. «Di questi – racconta il presidente, don Dante Carraro – ben 500 mila sono a Shire, in gran parte ospitati da famiglie: una solidarietà concreta, come quella del nuovo intervento Cuamm, reso possibile grazie al sostegno del Governo italiano e realizzato grazie a tante speciali collaborazioni per dare risposte ai bisogni della gente, per ricostruire ciò che è stato distrutto, a cominciare proprio dall’ospedale di Shire e dalla più piccola struttura di Indabaguna, che vorremmo mettere in funzione insieme ad altri quattro centri sanitari: Alaganesh, Hoomar, Five Angels e Sant’Agostin». Per sostenere tutto ciò si rinnova la linea “Natale con l’Africa”, la proposta 2024 dei Medici con l’Africa Cuamm che offre un’ampia scelta di idee regalo che va dai panettoni al cioccolato e all’uvetta, confezionati con colorate e allegre stoffe africane, alle ceste natalizie con prodotti artigianali, fino alle tazze e all’oggettistica per la casa. Non mancano agenda e taccuino 2025. Un posto a parte spetta al calendario Cuamm: “Vestirsi d’Africa”, questo il titolo dell’edizione 2025, firmata dall’illustratrice Phoebe Ouma insieme all’antropologo Marco Aime che ha curato i testi. È un piccolo viaggio attraverso le “mode”, tradizionali e non, dell’Africa di ieri e di oggi. «Si dice che l’abito non fa il monaco – raccontano al Cuamm – ma non è del tutto vero. L’abito è una seconda pelle, che noi umani usiamo non solo per coprire i nostri corpi, ma anche e soprattutto per dire chi siamo. I tessuti, i colori, la foggia dicono molto della cultura cui si appartiene e l’Africa non fa eccezione». Tra i prodotti regalo ci sono anche eco-candele e biglietti di auguri, e tutta la linea artigianale di prodotti africani con astucci, zainetti a sacco con inserto in ecopelle, borse, portamonete, portaocchiali, cuffiette e trousse. La linea per la casa propone tovagliette, portapane, porta torte e decorazioni per l’albero di Natale. Tutto su: regalisolidali.cuamm.org

L’ong presente in 9 Paesi africani

Medici con l’Africa Cuamm, con 3.400 volontari, è la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. È presente in nove Paesi dell’Africa subsahariana: Angola, Etiopia, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda, Costa d’Avorio.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)