Mattarella al Cern “creare una formazione di base equilibrata e consapevole in un’epoca in cui emergono sconsiderati scetticismi”
“L’entusiastica partecipazione della comunità scientifica italiana all’attività di ricerca, nonché a quelle fondamentali di formazione e divulgazione, costituisce un indicatore positivo della sua attenzione nei confronti dell’innovazione e della trasmissione del sapere verso i più giovani".
"Si tratta di contributi di grande importanza per la creazione di una formazione di base equilibrata, attenta, consapevole e indipendente, in un’epoca nella quale emergono sconsiderati scetticismi, quando non inaccettabili opposizioni, ai risultati offerti dal metodo scientifico.”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della sua visita al Cern di Ginevra.
Il Capo dello Stato ha elogiato la qualità di “impianti e macchinari”, definiti quest’ultimi “opere d’arte oltre che opere scientificamente di grande significato e valore”. E ha evidenziato come l’“azione così efficace al servizio del Cern” da parte della direttrice Gianotti “conferisce grande lustro anche alla scienza italiana e al nostro Paese nel suo complesso”.
Mattarella ha richiamato come “nel Cern, nel cuore dell’Europa, da oltre mezzo secolo si mettono alla prova intuizioni e prendono forma ricerche ed esperimenti destinati a incidere profondamente nel progresso scientifico e tecnologico mondiale”. “L’Italia vi ha svolto, tradizionalmente, un ruolo di primo piano, con dedizione, intelligenza e passione. Che voi rinnovate”, l’omaggio del Capo dello Stato, che ha espresso “l’apprezzamento della Repubblica per il vostro lavoro”. Mattarella si è detto “lietissimo di vedere molti giovani, segno di un impegno che si rinnova nel tempo e che continua a misurarsi con le intelligenze e i talenti che convergono al Cern da ogni parte del mondo”.
“In questo ambito stimolante – ha proseguito –, scienziati da tutto il mondo collaborano per raggiungere risultati che non costituiscono il patrimonio di un singolo, o di un solo Paese, o di un blocco o di un continente, ma sono patrimonio dell’intera umanità”. “Non sfugge a nessuno – ha osservato Mattarella – il valore e il significato unificante della collaborazione che qui si svolge, concretamente, ogni giorno, in una stagione nella quale affiorano preoccupanti tendenze alle divaricazioni in ambito internazionale”.