Lusiana scopre i ministeri. Formazione aperta alle comunità vicentine
Il vicariato di Lusiana propone un percorso di sei incontri, da novembre a marzo, per la formazione pastorale e liturgica dei laici. Un’esperienza che, oltre a valorizzare i carismi di quanti sono impegnati in parrocchia, coinvolge le comunità vicine appartenenti alla diocesi di Vicenza. Si tratta di una delle prime iniziative inter diocesane che mira a fornire le competenze necessarie a persone che rispondono ad una chiamata. Insieme ai sacerdoti e con lo sguardo rivolto al futuro, senza paura.
Il percorso annuale di sei incontri per l’accompagnamento e la formazione pastorale, catechistica, liturgica e caritativa dei laici che prenderà il via giovedì 21 novembre nel vicariato di Lusiana sembrerebbe un'iniziativa comune a molte altre. Tuttavia l’aspetto originale riguarda l’apertura della partecipazione anche alle parrocchie limitrofe della diocesi di Vicenza, come Mason, Pianezze e Molvena. «Pensiamo a sette-otto persone per parrocchia – spiega don Federico Fabris, parroco di Mure e Laverda, che da tempo intesse relazioni con le comunità beriche – I preti della diocesi di Vicenza stanno diffondendo l’invito, pensiamo ci possa essere qualcuno di interessato soprattutto nelle parrocchie meno centrali e più vicine a noi, che distano un chilometro o poco più».
Gli incontri, con cadenza mensile, si terranno nel patronato di Lusiana e saranno sviluppati in due parti: le prime tre serate saranno guidate da don Leopoldo Voltan, vicario episcopale per la pastorale, e affronteranno i temi del Battesimo, dei cambiamenti della comunità cristiana e della corresponsabilità dei cristiani. La seconda terna di incontri sarà animata dal direttore dell'Ufficio diocesano per la liturgia, don Gianandrea Di Donna, e si concentrerà sul valore e la bellezza delle celebrazioni, sulla valorizzazione dell’annuncio e della carità e sull'individuazione di persone disponibili per la cura liturgica delle comunità.
«L’idea del percorso – prosegue don Federico – è nata insieme a don Giampietro Ravagnolo della parrocchia di Fontanelle, sollecitata anche dalla visita pastorale del vescovo, ad aprile, che ci ha fatto dire “non stiamo fermi, mettiamoci in moto”. Don Giampietro, avendo già vissuto alcune realtà simili alle nostre nella diocesi di Alba, ci ha invitati a non aspettare che i preti vengano a mancare, cominciando fin d’ora a mettere in cantiere iniziative di condivisione con i laici».
Il corso, che si terrà in sedi diverse all'interno del vicariato, non si fermerà a questi sei incontri ma proseguirà anche il prossimo anno e probabilmente il successivo, in un’ottica di lungo termine, approfondendo e incrementando man mano il tenore degli incontri. La formazione è rivolta a tutti coloro che sono impegnati in parrocchia: membri dei consigli pastorali, catechisti, educatori, accompagnatori degli adulti, lettori, cantori, volontari.
«Quanti parteciperanno a questi incontri – conclude il sacerdote – potrebbero assumere pian piano, in futuro, attività che comportano delle qualità, delle caratteristiche, una formazione per quanto concerne i ministeri, verso i quali noi tendiamo. I prossimi anni ci sarà un cammino più specifico magari per ministri della comunione, ministri della consolazione, persone disponibili a visitare i malati e così via».