La pandemia cambia il volto anche all'abuso di droga e alcol

I dati presentati oggi dall'Osservatorio epidemiologico e dipendenze patologiche dell'Ausl di Bologna. Raimondo Pavarin: “Nel 2020 in particolare è diminuito l'uso della cocaina e questo conferma la relazione stretta tra i cicli economici e l'uso di sostanze più costose"

La pandemia cambia il volto anche all'abuso di droga e alcol

Anche il mondo legato all'abuso di alcol e droghe a Bologna è stato stravolto dall'emergenza Covid. Non solo il lavoro dei Sert, ma anche lo stesso consumo di sostanze è cambiato. Con conseguenze facilmente intuibili, a partire da un crollo verticale dei decessi per overdose: cinque le persone che hanno perso la vita nei primi otto mesi del 2020, contro le 15 morti per abuso di sostanze nello stesso periodo dell'anno scorso. Lo stesso trend in calo riguarda anche gli utenti in carico ai servizi: il 9% in meno per consumo problematico di alcol (899 persone quest'anno contro 988 nel 2019) e il 4% in meno per tossicodipendenze (2.554 contro 2.661). Diminuiti anche gli accessi al Pronto soccorso. Esclusi i mesi del lockdown, tra l'1 luglio e il 30 settembre scorso si è registrato un calo del 7% di persone in ospedale per intossicazioni alcoliche acute, rispetto allo stesso periodo del 2019 (477 contro 511), del 13% per cocaina (119 contro 137) e dell'8% per eroina (58 contro 63).

I dati, che provengono dall'Osservatorio epidemiologico e dipendenze patologiche dell'Ausl di Bologna, sono tra l'altro in linea con altre quattro ricerche svolte in questi mesi a livello europeo. "Il Covid ha cambiato tutto- conferma il responsabile dell'Osservatorio, Raimondo Pavarin, presentando oggi i dati in un seminario online- nel 2020 in particolare è diminuito l'uso della cocaina e questo conferma la relazione stretta tra i cicli economici e l'uso di sostanze più costose".

Secondo Claudio Comaschi, responsabile dei Serd dell'Ausl di Bologna, "il crollo del 66% dei decessi per overdose è significativo di come sia cambiato il mercato e l'uso delle sostanze". Poi aggiunge: "L'anno prossimo avremo con ogni probabilità una situazione abbastanza simile. Con l'esaurirsi della pandemia, però, l'anno seguente avremo un nuovo cambiamento. E quindi, così come non ci meravigliamo del calo di quest'anno, non ci dovremo sorprendere se nel 2022 avremo il doppio dei casi di overdose rispetto a oggi". Lo scarto dei dati 2020 a confronto con l'anno scorso è ancora più evidente dal momento che nel 2019 a Bologna si è registrato un deciso aumento di consumatori problematici, sottolinea ancora Pavarin, "soprattutto tra i residenti, tra le donne, tra chi ha un lavoro stabile e una situazione abitativa regolare".

In altre parole, avverte il responsabile dell'Osservatorio, "si sta sempre più restringendo la fascia del disagio e aumentando quella del consumo socialmente integrato". Per quanto riguarda le sostanze, in particolare, il 2019 è l'anno col "dato più elevato degli ultimi cinque anni rispetto all'aumento del consumo", afferma Pavarin. L'incidenza (su mille residenti) rimane più elevata tra i cittadini di origine straniera e tra i giovani, in particolare nella fascia 18-40 anni. C’è però "una buona notizia", segnala Pavarin. Il 2019 ha fatto registrare un calo nel consumo problematico di alcol e sostanze tra i minorenni. Tra i 12 e i 17 anni, infatti, risulta in calo l'incidenza di casi di intossicazione alcolica acuta (soprattutto tra i maschi, invariata invece per le femmine) e di abuso di sostanze. In particolare, diminuisce l'uso di cocaina e non si registrano casi di utilizzo di eroina.

Il 2019 è stato invece un anno nero per le morti da overdose: 23 i decessi, il doppio rispetto al 2017, a cui si sommano 58 accessi al Pronto soccorso, sempre per overdose. In calo l'età media (intorno ai 40 anni), tra chi ha perso la vita due terzi erano residenti (69%), un terzo stranieri (33%) e poco meno della metà erano persone sconosciute ai servizi, perché non si erano mai rivolte ai Sert (44%). Nel complesso. nel 2019 nell'area metropolitana di Bologna si sono registrati in tutto 3.628 casi di consumo problematico di sostanze, 2.902 casi per alcol e 233 per gioco patologico. L'età media si abbassa per le sostanze (intorno ai 40 anni), mentre è oltre 49 anni per l'alcol e 47 per il gioco.

L'anno scorso tra l'altro c’è stato un netto aumento di nuovi casi per intossicazione alcolica (il 40% rispetto al totale) e una crescita del fenomeno tra le donne (rappresentano il 27% dei casi, più di un quarto). Cala invece il consumo problematico di alcol tra i senza fissa dimora. Questo significa che il fenomeno ora coinvolge "settori più 'normalì della società- rileva Pavarin- di questo bisogna tenere conto, quando si impostano le politiche". Il Pronto soccorso rimane il luogo principale di riferimento per chi ha problemi di abuso: in media, ogni giorno si registrano nove accessi per alcol e 3,6 per sostanze. (DIRE)

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)