La guerra, l’amicizia e la sindrome di Asperger
"Una piccola cosa senza importanza" di Catherine Fradier (Uovonero) racconta le vicende di Sacha, un adolescente parigino con la sindrome di Asperger che la madre porta con sé nelle missioni umanitarie dove opera come medico
Prima di diventare scrittrice a tempo pieno, Catherine Fradier ha fatto una miriade di lavori tra cui la receptionist, la barista e l'agente di polizia nella brigata notturna del tredicesimo “arrondissement” di Parigi. "Una piccola cosa senza importanza" è il suo primo libro per ragazzi dopo una serie di romanzi gialli ed è anche il primo titolo della serie "Cronache lunari di un ragazzo bizzarro", che vede come protagonista Sacha Sourieau, un adolescente parigino con la sindrome di Asperger, che la madre ha ritirato dalla scuola dopo aver quasi perso la vita per via un gruppo di bulli e ora porta con sé nelle missioni umanitarie dove opera come medico. Quando li incontriamo, Sacha e sua madre si trovano in missione nella Repubblica Democatica del Congo dove il ragazzo, malgrado le singolarità che gli altri faticano a comprendere, simpatizza con Destinée, una 15enne ospite del campo all'interno del quale i bambini-soldato vengono aiutati a riprendere una vita normale. "Kadogo" li definiscono, termine che nella lingua swahili significa una piccola cosa senza importanza. Un romanzo sull’amicizia, la ferocia della guerra e il potere inaspettato dell’empatia.
(La recensione è tratta dal numero di febbraio di SuperAbile INAIL, il mensile dell’Inail sui temi della disabilità)
Antonella Patete