L’infradito solidale che sostiene i centri antiviolenza e l’attività sportiva delle scuole
A Marzabotto è nata la ciabattina che aiuta realtà emiliane e venete a sostenere attività scolastiche e sportive e a dare supporto alle donne in difficoltà dell’associazione MondoDonna onlus. “Il post lockdown e la lenta ripresa sono diventate ancor più un forte motivo per fare rete e sostenersi vicendevolmente”
Una collaborazione emiliano-veneta: a Marzabotto, in provincia di Bologna, la storica azienda Tacchificio Monti crea infradito solidali da vecchi stampi in disuso, a Fratta Polesine, in provincia di Rovigo, Faedesfa No Profit realizza progetti a favore dei bambini e dell’istruzione scolastica grazie ai proventi della vendita delle ciabattine. Visti gli ottimi risultati, altre due realtà hanno scelto di seguire l’esempio dell’associazione rodigina: a Bologna, MondoDonna onlus e in Veneto, la società sportiva Rhodigium Basket.
“Tutto è nato dalla proposta di Gabriele Monti, uno dei titolari del Tacchificio Monti, di reimpiegare degli stampi per calzature non utilizzati da tempo – spiega il presidente di Faedesfa, Andrea Pezzuolo –. Con Gabriele, Lara, Emanuela, Elisa e Carlo Monti ho un legame forte di stima professionale e amicizia. Così abbiamo pensato a come creare un prodotto vincente, un gadget unico, di largo consumo e che potesse essere alla portata di tutti per continuare ad aiutare e a fare del bene. Grazie alla loro sensibilità verso le iniziative della nostra associazione abbiamo creato l’infradito solidale”. Le infradito solidali sono già in commercio e richiedibili in diversi colori. Un successo che ha già contagiato altre realtà che, grazie alle ciabattine di Marzabotto, potranno realizzare un progetti interni tutto loro, ancora di più in un periodo così complesso come questo, che vede tutti alle prese con la lenta e difficoltosa ripartenza delle attività post emergenza sanitaria. “Il periodo difficile dell’emergenza sanitaria da coronavirus, la lenta ripresa verso la normalità sono diventate ancor più un forte motivo per fare rete e sostenersi vicendevolmente”, spiega Pezzuolo. Faedesfa, nello specifico, con i proventi donerà materiale informatico e didattico alle scuole del territorio per permettere attività formative a tutti gli studenti. Un’emergenza palesatasi proprio durante il lockdown: durante l’emergenza Covid-19, il 18,5% degli studenti (1,5 milioni) non ha potuto fruire delle lezioni digitali perché sprovvisto di dispositivi informatici. In Italia, solo il 16,5% degli Istituti scolastici garantisce didattica e contenuti digitali.
Come detto, si sono unite al progetto anche MondoDonna onlus e Rhodigium Basket. MondoDonna accoglie e sostiene donne in situazione di fragilità, con una particolare attenzione per chi proviene da un percorso migratorio e di violenza. Con i Centri Antiviolenza e i Presidi Metropolitani e Distrettuali “CHIAMA chiAMA” di Bologna e del Distretto di Cattolica e Riccione, offre gratuitamente ascolto e sostegno alle donne, sole o con figli, vittime di violenza e discriminazione di genere, vittime di tratta e sfruttamento sessuale, in situazioni spesso aggravate da difficoltà sociale e economica. Inoltre con le sue Case Rifugio garantisce alle vittime un luogo protetto in cui vivere e riprogettare il proprio futuro. “Da sempre il motto che contraddistingue MondoDonna è ‘Il coraggio della fantasia nel sociale’ – ricorda Loretta Michelini, presidente dell’associazione –. Coraggio e fantasia sono stati proprio il denominatore comune che ha reso possibile l’incontro con Faedesfa No Profit, associazione la cui attenzione verso le fragilità ha permesso di sostenere l’apertura del Presidio Antiviolenza di Marzabotto. Un altro tassello a sostegno del principio di ‘prossimità’, quello che permette alle donne con vissuti di violenza e di fragilità di trovare un aiuto immediato e vicino”.
In Veneto ha voluto scommettere con Faedesfa l’associazione sportiva Rhodigium Basket. Grazie a questa collaborazione, la società ha l’obiettivo, in accordo con l’Istituto di istruzione superiore De Amicis, di mettere a norma uno spogliatoio della palestra “Parenzo” e di supportare il progetto #palestrepulitesicure per una veloce ripresa delle attività sportive in sicurezza. Dall’under 13 all’under 18, la Rhodigium Basket allena moltissimi giovani atleti, ragazzi e ragazze. La ripresa a settembre è vicina: “Credo che dopo questo periodo, sia imperativo sostenere azioni concrete come quelle promosse da Faedesfa – spiega Mariapaola Galasso, presidente di Rhodigium Basket –. L’impegno che da sempre mette per migliorare le condizioni di bambine e bambini è una volontà condivisa anche dalla nostra società, che con i giovani ha un rapporto diretto e continuativo. Non c’erano occasione e momento migliori per scegliere di impegnarsi nel rendere le palestre ambienti salubri e sicuri. Quando c’è sinergia d’intenti, anche con piccole azioni possiamo fare la differenza e guardare al futuro con fiducia”.
Ambra Notari