Inaugurata all'Opsa la terracotta di Romeo Sandrin sulle sette Opere di misericordia corporale
Opsa: a 69 anni dall’intuizione del vescovo Bortignon
È stata svelata il 2 luglio nella chiesa dell’OOpera della Provvidenza Sant’Antonio, alla presenza del vescovo Claudio Cipolla e della neosindaca di Rubano Chiara Buson, una nuova opera dello scultore Romeo Sandrin. Si tratta di una terracotta che rappresenta le sette Opere di misericordia corporale, con al centro la figura di Madre Teresa di Calcutta, come esempio di una vita vissuta concretamente e quotidianamente nella loro attuazione. L’Opsa ha scelto il 2 luglio per inaugurarla poiché questa data è molto simbolica: il 2 luglio 1955, infatti, il “padre fondatore” della struttura – mons. Girolamo Bortignon – espresse per la prima volta l’intenzione di creare l’Opera della Provvidenza, dopo essere andato in pellegrinaggio al Santo. La struttura avrebbe aperto cinque anni dopo. Non è la prima volta che Sandrin mette al servizio dell’Opsa la sua arte: per il 40° anniversario della visita di papa Giovanni Paolo II, nel 2022, ha realizzato una scultura celebrativa. Per il nuovo incarico, l’Opera della Provvidenza gli ha chiesto di sviluppare il tema delle Opere di misericordia, poiché esse sono sviluppate nei motti originari della struttura voluti dal vescovo fondatore (Caritas cum fide, Christo in fratribus), accompagnati oggi anche dal nuovo motto: “Il bene, che opera!”. Il ciclo sarà completato in autunno con l’inaugurazione della scultura “gemella” dedicata alle Opere di misericordia spirituale.