Il ritorno di Mando. Su DisneyPlus al via dal 1° marzo la stagione 3 di “The Mandalorian”
La serie live-action dell’universo “Star Wars” firmata da Jon Favreau. Protagonista Pedro Pascal.
L’eredità di Lucas. Con “Star Wars” il regista californiano George Lucas ha contribuito al nuovo corso di Hollywood, insieme ai colleghi Francis Ford Coppola, Steven Spielberg e Martin Scorsese. La prima trilogia di “Star Wars” (Episodi IV-V-VI, 1977-83) ha segnato di fatto la Storia del cinema. Nei decenni successivi, con il nuovo Millennio, Lucas ha rilanciato la sua creatura con altri capitoli, cedendone poi i diritti alla Disney. Oltre a completare tutto il ciclo di “Star Wars” (3 trilogie, 9 titoli in tutto), la Disney ne ha espanso l’universo narrativo mettendo in produzione alcuni spin-off: dall’ottimo “Rogue One” (2016) al più claudicante “Solo” (2018). Ancora, con il lancio della piattaforma DisneyPlus (2019-20), ha allargato ulteriormente la galassia Jedi scommettendo su serie Tv live-action. La prima, nonché la più riuscita, è “The Mandalorian” (dal 2019), che vede tra i creatori Jon Favreau (“Iron Man”), affiancato alla regia da Taika Waititi (“Jojo Rabbit”), Peyton Reed, Bryce Dallas Howard e Lee Isaac Chung (“Minari”). La terza stagione di “The Mandalorian” è su DisneyPlus dal 1° marzo.
La via del riscatto. L’ex cacciatore di taglie Din Djarin detto Mando ha cambiato corso alla propria esistenza grazie al piccolo Grogu, creatura appartenente alla stessa specie di Yoda che vanta straordinari poteri nel controllo della Forza. Dopo una breve separazione, Grogu è accanto a Mando nel suo cammino di espiazione, reo di aver svelato il suo volto sollevando l’elmetto dell’armatura. La loro missione li porta ora sul pianeta Mandalore…
Pros&Cons. Oltre a vantare una chiara cura formale, che esalta le linee estetiche e narrative tipiche dell’universo concepito da Lucas, la serie “The Mandalorian” ha il pregio di essere in assoluto la più solida rispetto agli altri spin-off come The Book of Boba Fett” e “Obi-Wan Kenobi”. La stagione di ingresso di “The Mandalorian” puntava molto su atmosfera e caratterizzazione dei personaggi, sacrificando un po’ le dinamiche di racconto; la seconda, invece, ha mostrato un deciso cambio di passo, complice l’evoluzione del legame protettivo tra il mandaloriano e il piccolo Grogu, regalando anche una sorpresa nostalgica con la comparsa dell’iconico Jedi Luke Skywalker. Che dire in generale di “The Mandalorian”? Si tratta di un sapiente mix che coniuga una storia ben congegnata (che si snoda 5 anni dopo Episodio VI, 25 prima di Episodio VII), accurati effetti speciali e avvolgenti atmosfere stellari rétro. “The Mandalorian” è un western galattico che, al di là della cornice fantastica, richiama non poco i codici dello genere della Hollywood classica. A funzionare, a livello narrativo, è la parabola di redenzione dell’ex cacciatore di taglie, il percorso di cambiamento attivato dal desiderio di protezione di un indifeso e al contempo l’adesione a un’idea di speranza, la possibilità di (ri)portare ordine in un universo allo sbando. Plauso al protagonista Pedro Pascal, attore sempre più bravo, che si è imposto grazie a serie cult come “Game of Thrones”, “Narcos” e la recentissima “The Last of Us”. Una garanzia! Serie consigliabile, problematica, per dibattiti.